L’autunno caldo di Ryanair tra Alitalia e policy bagagli
La compagnia aerea low cost guidata da Michael O’Leary conferma l’interesse per Az
L’offerta vincolante per Alitalia e l’aumento dei voli in connessione via Bergamo e Roma (che va di pari passo con l’aumento in generale dell’offerta sull’Italia). Le nuove regole per i bagagli a mano e in stiva accanto alla crescita del progetto charter nato in Polonia. Le lotte contro Lufthansa, contro la Brexit, contro gli scioperi e i ritardi.
Si apre un altro autunno caldo per Ryanair e per il suo condottiero Michael O’Leary, che nelle ultime settimane ha nuovamente dominato la scena del trasporto aereo europeo a colpi di annunci a sensazione e attacchi al mercato. Il tutto mentre gli ultimi dati vedono la compagnia low cost incrementare a doppia cifra, ogni mese, il numero dei passeggeri trasportati (tanto che nelle prossime settimane arriverà l’impressionante traguardo dei 130 milioni di passeggeri in un solo anno) e il dato del load factor arrivare a percentuali che in altri tempi si sarebbero definite bulgare, con punte del 97 per cento.
Regole diverse
In attesa di sapere come si concluderà la gara per Alitalia, per la quale Ryanair vuole giocare un ruolo di primo piano puntando in particolare su tutta la parte del lungo raggio di Az, il vettore low cost ha annunciato una nuova rivoluzione in materia di policy per i bagagli. Una rivoluzione annunciata, in qualche modo, considerato che il chief marketing officer Kenny Jacobs aveva più volte denunciato gli effetti negativi generati dal tentativo dei passeggeri di bypassare i regolamenti.
Le nuove regole entreranno in vigore il prossimo primo novembre e riguardano sia le dimensioni sia i costi dei bagagli da imbarcare. Nuove norme anche su ciò che sarà possibile portare in cabina. Tra le principali novità, la tolleranza per il peso dei bagagli imbarcati salirà da 15 a 20 chili; poi il costo del bagaglio imbarcato scenderà da 35 euro a 25 euro,se acquistato al momento della prenotazione (nel caso in cui il bagaglio venga comprato successivamente, o anche in aeroporto,il costo sarà di 40 euro).
Ma le nuove regole riguarderanno anche il secondo bagaglio a mano, introdotto solo recentemente dalla compagnia aerea. Il cambio di policy prevede che solo i passeggeri che hanno acquistato l’opzione di imbarco prioritario (al costo di 5 euro al momento della prenotazione o di 6 euro fino a un’ora prima della partenza) possano portare in cabina due bagagli, ovvero uno di dimensioni normali (55x40x20 cm) e uno più piccolo (35x20x20).
Coloro che non hanno scelto l’imbarco prioritario, invece,potranno portare in cabina solo il bagaglio più piccolo; il più grande, invece, verrà caricato in stiva senza nessun costo aggiuntivo. Ryanair precisa che al gate ci saranno due code: una per l’imbarco prioritario (con due bagagli) e una per gli altri passeggeri (con un bagaglio solo); per questi ultimi, il bagaglio sarà portato in stiva direttamente al gate. Per i passeggeri che viaggiano con neonati, sarà possibile imbarcare una piccola ‘baby bag’ del peso massimo di 5 chili.
Le connessioni
Tornando invece al capitolo Italia, sono i voli in connessione, attivati a Fiumicino e Bergamo, l’area su cui si stanno concentrando gli sforzi della compagnia.“Il 3 luglio abbiamo rilasciato i primi 25 su Orio - sottolinea il sales and marketing manager Italia John Alborante -. Fino al prossimo anno apriremo le vendite a nuovi 25 voli ogni mese, fino a coprire tutti i collegamenti che offriamo dal Caravaggio”.
Un'opportunità anche per il trade:“Fin qui le prime connessioni riguardavano voli esteri. Man mano stiamo introducendo collegamenti con gli altri aeroporti italiani, e questo servirà da test per capire se anche gli agenti di viaggi sfrutteranno questa opportunità”, aggiunge Alborante.
Ryanair non esclude poi la possibilità di lanciare voli in connessione, sullo scalo di Orio al Serio,anche con compagnie terze, sulla scia di quanto avviene con Air Europa.“Ci stiamo preparando, si tratta di studiare la fattibilità del progetto su più punti di vista”, spiega.
Non verrà invece applicato all’Italia il modello charter che il vettore low cost ha lanciato in Polonia: “Ryanair Sun sta funzionando molto bene nel mercato polacco, ma non è applicabile sulla Penisola”, conclude Alborante.