«Alitalia ha un futuro»
Il nuovo cco Fabio Lazzerini traccia le prospettive di crescita del vettore e rilancia sulle adv
Un’azienda che “vista da dentro non è poi così male” e che, soprattutto,“ha un futuro”, su cui vale la pena di continuare a investire.
Fabio Lazzerini, dall’inizio di settembre alla guida della squadra commerciale di Alitalia, ha rassicurato così le agenzie e gli operatori intervenuti a Roma in occasione della prima tappa del roadshow commerciale, organizzato in questa fase di amministrazione straordinaria. Una prima ufficiale per il manager ex Amadeus ed ex Emirates che ha voluto tranquillizzare il trade sull’affidabilità del vettore e anticipare alcune novità dell’autunno-inverno, che saranno ufficializzate al TTG Incontri di Rimini.
“Vista da dentro - ha spiegato Lazzerini dal palco - l’azienda è meglio di come appare all’esterno. Ci sono grandi professionalità e il team dedicato alle agenzie più ampio in Italia”. Poi il nuovo cco ha toccato uno a uno tutti i nodi della distribuzione: dal futuro delle nuove rotte al ritorno della Magnifica (“la classe - ha sottolineato - che ha fatto la storia di Alitalia”), passando per il destino del programma MilleMiglia. Senza dimenticare il perché del passaggio nelle fila della compagnia tricolore, dopo quattro anni passati alla “concorrenza”.
Le ragioni di una scelta
Un salto che, sebbene fosse già nell’aria, ha finito con lo scuotere non poco il mondo dei trasporti: “In queste settimane in tanti mi hanno chiesto: ‘Cosa ti è successo? Sei impazzito?’”. E la risposta, racconta il manager con un pizzico di ironia, è che “effettivamente faccio fatica a gestire cose troppo semplici anche se, forse, questa volta ho esagerato”. Ma, ha proseguito, “è stato un misto di pancia e di cervello”: da un lato, l’istinto nel raccogliere una sfida, dall’altro la fiducia nel piano del manage- ment che oggi guida l’aviolinea. “Ho creduto in un progetto che ho intravisto e nei commissari di questa azienda che non stanno chiusi nel loro fortino a tagliare teste, ma vanno in giro e agiscono.Non conosco piani segreti e non ho la palla di vetro, ma credo comunque che l’azienda abbia un futuro”.
Poi il manager ha affrontato di petto uno dei timori più grandi vissuti in questi mesi dalla distribuzione e che corre silenzioso anche tra gli addetti ai lavori presenti: perché vendere rotte che qualunque compratore destinato a subentrare potrebbe eliminare da un giorno all’altro? Primo, ha specificato Lazzerini, perché “le tempistiche di un’acquisizione non avvengono mai in una notte». Secondo perché «un’azienda, quando compra o entra in partnership, di solito non butta via quello che funziona, tanto meno voli come il nuovo diretto sulle Maldive o per New Delhi che generano domanda”.
L’ora di riprendersi le agenzie di viaggi
Poi il mirino si sposta su un altro dei punti cruciali della strategia del vettore: il rapporto con il trade. Un legame definito “centrale” da Lazzerini, ma, ha sottolineato, “non perché sono davanti a voi, bensì perché sono venti anni e rotti che mi occupo di canali indiretti. È chiaro che non possiamo fare a meno di seguire altri canali, perché competitor come easyJet e Ryanair presidiano solo quelli diretti, ma vi garantiamo che online non vi faremo mai concorrenza e che non vi bypasseremo.Al contrario, vi aiuteremo a trovare degli strumenti per essere competitivi”.
Una parola viene spesa anche sul posizionamento del charter nella strategia di Alitalia e che, lo si era ormai capito da tempo, “non è un business centrale”, ma un’attività a cui il vettore fa ricorso “solo con alcuni operatori, per operazioni spot e per ottimizzare la rotazione degli aerei”.
Tra MilleMiglia e jv transatlantica
Rassicurazioni arrivano invece sul futuro del programma MilleMiglia, ormai agli sgoccioli. “Stiamo lanciando un sistema di recupero che stiamo definendo in questi giorni con i commissari” ha annunciato Lazzerini. Che, oltre alla possibilità di prorogare, con tutta probabilità fino alla metà del 2018, l’utilizzo delle miglia in scadenza, ha poi garantito che “il programma continuerà” e che “appena avremo definito i parametri ve li comunicheremo”.
Infine, la joint venture commerciale che fino al 2022 legherà il vettore tricolore al gruppo Air France-Klm e a Delta Air Lines. Un’alleanza “a cui si è spesso guardato come a una delle cause della crisi di Alitalia”, ma che, ha ricordato il cco, “è invece strategica, perché senza questa certi fatturati sul mercato degli Stati Uniti non si avrebbero”. Ciò non toglie, ha aggiunto Lazzerini, che quest’accordo “deve mostrare elasticità. Alitalia deve avere un rapporto paritetico con le altre compagnie e deve riuscire ad espandersi”.