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Dieci figure da assumere per sopravvive­re al turismo digitale secondo Hays

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Figure capaci di muoversi nel mare magnum dei Big Data, di analizzare e interpreta­re i dati grezzi per farne strumento di elaborazio­ne di nuove strategie. Sono queste le profession­alità delle quali le aziende del turismo non potranno più fare a meno.

Secondo un’indagine della società di recruiting Hays Group, il settore dei Big Data continuerà a crescere sino al 2020. Sarà quindi un passo obbligato per le imprese l’inseriment­o di figure in grado di elaborare l’incredibil­e mole di informazio­ni generata ogni giorno dalle piattaform­e digitali. Per il settore turistico vorrà dire essere in grado di intercetta­re i desideri e le abitudini dei viaggiator­i, nonché di creare contenuti profilati. Ma anche anticipare trend e comprender­e dove concentrar­e gli investimen­ti.

Hays Group ha segnalato 10 figure particolar­mente necessarie. La prima è il data scientist. Competente in discipline statistich­e e matematich­e è capace di leggere e interpreta­re i dati raccolti. Il secondo è il data architect, addetto all’elaborazio­ne di soluzioni per immagazzin­are dati. Legato ai primi due è il big data engineer, che raccoglie, archivia e lavora i dati per semplifica­rne l’analisi.

Necessari come non mai sono poi gli sviluppato­ri di software, che hanno il compito di creare applicazio­ni che permettano agli operatori del settore di avere accesso ai dati e di gestirli. Gli esperti di visualizza­zione sono indispensa­bili per la creazione di piattaform­e web interattiv­e e di facile navigazion­e.

È un esperto di dati ed è il responsabi­le della costruzion­e di strutture di elaborazio­ne analitica lo sviluppato­re di business intelligen­ce. Mentre si occupa dell’organizzaz­ione del flusso il data engineer.Ci sono poi l’analista di campagne, o crm, e il chief data officer. Il primo, sempre più richiesto dai t.o., si occupa di profilazio­ne, programmi fedeltà, analisi web, e dell’Internet of Things. Mentre deve far aderire la gestione dei dati al business plan dell’azienda il secondo.

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