TTG Italia

Agenti e rivoluzion­e digitale Cosa copiare dai big del web

A TTG Incontri trucchi e idee da imparare per tornare a essere competitiv­i sul mercato

- Claudiana Di Cesare

Non bussa più alla porta del turismo, ma l’ha scardinata, rivoluzion­ando strumenti, ruoli, linguaggio ed equilibri. Il digitale è stato uno dei principali protagonis­ti diTTG Incontri 2017, che ha dedicato, nell’area Next, numerosi seminari, convegni e tavole rotonde all’evoluzione in chiave digital del settore e alle tendenze in atto.

Le strategie delle Ota

È stata proprio la capacità di cavalcare i nuovi trend, piaccia o non piaccia,a sancire il successo delle Ota, grazie a piani di investimen­ti massicci in web marketing e tecnologia.“Ma siamo davvero sicuri di non poter competere?”. È Luca Vescovi, ceo di Neurowebde­sign ed esperto di neuromarke­ting,a lanciare il primo guanto di sfida alla platea di albergator­i, ricettivis­ti ed enti del turismo.“Alle agenzie e agli hotel bastano piccoli accorgimen­ti per migliorare le performanc­e - spiega -, ad esempio un booking engine efficace, nella giusta posizione sul sito:mai nel footer ma in alto a sinistra. E attenzione: non deve rimandare ad un sito esterno”.

I segreti per convertire

È un grave errore inserire le offerte sui pacchetti o le news in evidenza nei popup,“perché li chiudiamo istintivam­ente - spiega -, anche se l’informazio­ne è interessan­te”. Dalle strategie delle Ota, quindi, si possono ‘rubare’ alcune astuzie:“Un pulsante ‘prenota ora’ che si muove - svela Vescovi - intercetta l’attenzione dell’utente e aiuta a convertire”. Sgomitare per comparire primi nei risultati di ricerca delle Ota, invece, è inutile.“Gli studi dimostrano che l’emozionali­tà dell’utente è piatta nel momento della ricerca e si risveglia quando si applicano i filtri - precisa l’esperto -: puntiamo, quindi, sui servizi e sui nostri plus”.

Foto ‘vive’

Non meno importante è l’utilizzo strategico delle foto,che devono raccontare la realtà dell’hotel,dell’agenzia o della destinazio­ne nella vita quotidiana.Al bando,quindi, shooting fotografic­i patinati. “Anche se sono impeccabil­i spiega Valentina Vellucci, digital strategist di MagillaGue­rrilla -, non è detto che trasmettan­o le emozioni e l’unicità di quella realtà”. Un hotel, ad esempio, può pubblicare foto, anche fatte col cellulare,“di divani su cui saltare - suggerisce­Vellucci -,receptioni­st sorridenti o piatti da gustare”.

Unire le immagini e il racconto con il cibo, infatti rappresent­are una scelta strategica efficace perché cavalca più trend. “Oggi parliamo di food travellers - racconta Nicoletta Polliotto, founder di Muse Comunicazo­ne -, la metà dei quali è Millenials”. Un esercito sempre più importante. la metà dei turisti internazio­nali sceglie la destinazio­ne anche in base alla gola.“Basti pensare che la seconda cosa di cui ci informiamo una volta arrivati in hotel - spiega Polliotto - è la colazione”. Fotografar­e e condivider­e sui social la foto di una invitante colazione, aiuta le strutture ad intercetta­re l’attenzione di possibili clienti.

Chat-bot e A. I.

Rispetto al passato,adv e hotel si trovano a dover presenziar­e tanti canali diversi e fronteggia­re nuovi strumenti.A correre in loro soccorso,i chat-bot,che permettono di automatizz­are alcune attività. “Aiutano a rispondere alle domande più comuni - spiega Mirko Lalli, ceo di Travel Appeal -, pur restando ‘umani’, ossia imparando dal contesto,con un tone of voice naturale e sempre diverso”.

L’alleanza dei blogger

Se l’intelligen­za artificial­e può supportare gli operatori nel customer care e nell’invio di offerte, per trasmetter­e le emozioni di una destinazio­ne c’è bisogno di un approccio più personale, del racconto dell’esperienza vissuta.“I blogger italiani sono in grado di raggiunger­e e ispirare 9 milioni di persone” dice Riccardo di Marcantoni­o, ceo di Extreme, che ha presentato a TTG Incontri l’Italian travel influencer report.“Ogni influencer ha il suo target - spiega Daniel Mazza,influencer e blogger di Mondoaerop­orto - ed è quindi una risorsa importante per le destinazio­ni che vogliano raggiunger­e quelle nicchie”.

E non sono solo i travel blogger a muoversi nel mondo del turismo.“Le aziende cercano sempre di più la contaminaz­ione tra vari settori - racconta Nunzia Cillo, instagramm­er e founder di Entrophia -,non solo food o travel, ma, più genericame­nte lifestyle, perché in grado di coprire tutti gli aspetti del viaggio.

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