Viaggi d’istruzione e agenzie Tutti i numeri di un business
Un’indagine Geetrips e La Fabbrica evidenzia la necessità di proporre nuove esperienze
La notizia buona è che le agenzie di viaggi vengono ritenute imprescindibili. Quella cattiva è che, purtroppo, per i dettaglianti è sempre più complicato fare business.Il turismo scolastico,uno degli assi portanti del business della travel industry, con 1milione e 400mila studenti in gita con soggiorno per 430 milioni di euro di spesa per vitto,alloggio e trasporto e 87 milioni di euro per le attività organizzate, continua a rivolgersi alla filiera organizzata come prima scelta per programmare e gestire i viaggi con gli alunni.
È quanto emerge dalla ricerca condotta da Geetrips in collaborazione con il centro studi di La Fabbrica Spa, attraverso un’indagine che ha coinvolto 650 docenti delle scuole secondarie italiane realizzata per TTG Incontri e presentata nel corso della manifestazione.
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Secondo i dati, la stragrande maggioranza degli insegnanti si rivolge a un’agenzia per organizzare il viaggio d’istruzione, ma la scelta è condizionata dalla specializzazione.Il fattore principale di selezione, infatti, per 571 rispondenti è che l’agente abbia una competenza specifica nel segmento.
Ma affidarsi ai dettaglianti per gli insegnanti significa soprattutto la possibilità di avere un’assistenza 24 ore su 24 (584 risposte) e lasciare gestire tutti gli aspetti organizzativi all’agente, dai trasporti alla prenotazione dei servizi,dalla posizione e selezione degli hotel alla ricerca di una soluzione di viaggio con il miglior rapporto qualità/prezzo.
”Quello su cui,invece,gli insegnanti non si sentono supportati dall’agenzia è la definizione delle attività da svolgere durante il viaggio d’istruzione - spiega Paolo Medeghini, ceo di Geetrips -. Solo 247 rispondenti sul totale ritengono che l’agenzia sia funzionale al supporto nelle scelta delle destinazioni,