Enit e i successi d’Italia
Al World Travel Market debutta la promozione unificata delle Regioni
Nel 2016 sono stati i Cammini d’Italia, quest’anno i Borghi. Adesso per la promozione della Penisola sotto la guida di Enit si apre un nuovo biennio, che sarà contrassegnato in primo luogo da uno dei tanti cavalli di battaglia del nostro Paese, quell’enogastronomia che da sempre attira migliaia di persone da tutto il mondo. E poi, nel 2019, il turismo slow, a completare un percorso che ha come sottofondo un unico importante messaggio: in Italia c’è molto altro oltre al Colosseo o a Piazza San Marco. Un’apertura che per l’indu- stria turistica può avere conseguenze importanti e creare forti opportunità di crescita.
Un lavoro sinergico
È questo il messaggio lanciato dall’Enit nel corso del World Travel Market di Londra che si è da poco concluso: un’edizione dalla forte connotazione tricolore e segnata dalla prima volta dell’Italia come premier partner a da una presenza congiunta con tutte le realtà del BelPaese. “Abbiamo finalmente fatto un lavoro di regia con le regioni - ha sottolineato il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini -, e oggi al World Travel Market di Londra si promuove al mondo l’Italia nel suo complesso e non le singole regioni separatamente”.
Un punto di arrivo e a contempo un punto di partenza quello del Wtm, che arriva (quasi) al termine di un anno contrassegnato da cifre di tutto rilievo e solo in parte attese alla vigilia dell’alta stagione.
Le cifre del Paese
Secondo i dati sciorinati da Fabio Lazzerini e Evelina Christillin, rispettivamente consigliere delegato e presidente Enit, l’Italia nel 2017 è la destinazione che è cresciuta maggiormente rispetto agli altri Paesi europei, con un +11,8 per cento di presenze nel primo semestre dell’anno, e il sentiment dei turisti internazionali verso la Penisola si conferma estremamente positivo: 84,4 punti percentuali con un crescita di 2,4 punti nel periodo giugno-settembre 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Anche i viaggiatori online hanno fatto registrare una forte crescita, con un incremento del 16,3 per cento rispetto al 2016.
“Il turismo internazionale crescerà enormemente nei prossimi anni in Italia, come è cresciuto negli anni passati e come sta crescendo in modo forte e sostenuto nel 2017 su tutto il territorio nazionale, non soltanto nelle grandi capitali quali Venezia, Firenze e Roma” ha sottolineato ancora Franceschini. Che traccia il bilancio di quanto si è fatto sinora: “Un ottimo lavoro è stato fatto nel 2017 con l’anno dei borghi, abbiamo presentato di recente il portale dei cammini spiega il ministro - e il 2019 sarà l’anno del turismo lento, un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile. Perché in questo comparto partiamo da un dato fondamentale: in altri settori si tratta di uscire dalla crisi mentre nel turismo si tratta di governare la crescita”.
Questione di business
E che il momento sia particolarmente favorevole lo si è respirato anche all’interno del padiglione dell’Enit, dove il movimento del business è stato molto intenso sin dalla prima giornata. Un’occasione per capitalizzare e consolidare i risultati raggiunti quest’anno, grazie anche a una situazione generale che ha spostato i flussi maggiormente verso il nostro Paese. E le prospettive sono più che incoraggianti. Dal Wtm è arrivato infatti un endorsement importante che completa il cerchio: l’Industry Report incorona l’Italia come destinazione più desiderata per il 2018.