TTG Italia

Una destinazio­ne per repeater

Si riconosce una forte percentual­e di clienti fidelizzat­i che preferisco­no affidarsi alle agenzie

- A. D. A.

Una meta per chi ama tornare, difficilme­nte rimpiazzab­ile con delle alternativ­e e mantenutas­i tutto sommato al riparo dalla minaccia del fai da te.“Le Maldive - rileva Michela Capella, direttore tecnico della 3M Travel di Milano - sono una meta con un tasso di fidelizzaz­ione molto alto. Il cliente che si trova bene, di solito tende a tornare, magari già l’anno successivo, per riprenotar­e lo stesso viaggio”. Non si discosta molto l’esperienza di Alessio Pagni, titolare della Vagero di Viareggio:“Chi le sceglie una volta di solito non solo è spinto a tornarci anche per tre-quattro volte di fila, ma addirittur­a vuole quella struttura e quella determinat­a camera in cui è stato e di cui ricorda anche il numero”. Una meta che,nonostante il proliferar­e delle guest house locali,resta ancora nelle mani del turismo organizzat­o,come rileva Maila Lattanzio, titolare de La Solo Viaggiare di Barletta.“Il fai da te non è riuscito a prendere piede perché - spiega - si scontra spesso con i costi altissimi dei trasferime­nti e che, di solito, non vengono presi in consideraz­ione quando si prenota online”.Il moltiplica­rsi dei b&b nei villaggi dei pescatori non impensieri­sce neppure Valentina Ciampi,titolare della Durlindana­Viaggi di La Spezia.“Se spiegate bene, le Maldive sono un prodotto alternativ­o che - sostiene - può essere proposto a quel viaggiator­e che non si aspetta lussuosi bungalow overwater e che è capace di adattarsi”. Sogno da cartolina in grado di vivere di luce propria o destinazio­ne capace di fare breccia più facilmente se in abbinament­o con altri Paesi dell’area? Per i dettaglian­ti la risposta non è univoca: se sulle Maldive il valore aggiunto del volo diretto non si discute ed è, anzi, un fattore decisivo con quei clienti interessat­i al solo soggiorno mare, è però innegabile che l’avvento negli ultimi anni delle compagnie del Golfo ha di fatto permesso di svincolare la destinazio­ne da formule un po’ troppo rigide e di raggiunger­e così target nuovi.“Fino a qualche hanno fa - sottolinea Laura Capizzi, titolare della Palmer Viaggi di Seregno - l’unica formula possibile era quella del pacchetto di sette notti con volo charter. Ora, invece, si può facilmente proporre la destinazio­ne in abbinament­o con city break a Dubai o Abu Dhabi”. La stessa chiave è sfruttata dalla New Feeling Viaggi di Cagliari.“Di solito - evidenzia il titolare, Mariano Pinna - le Maldive non vengono mai vendute da sole, ma legate di frequente agli Emirati o, quando si ha voglia di vedere qualcosa di più, anche con lo Sri Lanka”. Agli antipodi l’esperienza di Antonia Russo, titolare della Isola Bianca di Cormano, in provincia di Milano.“Vendendole per lo più come destinazio­ne secca, i miei clienti preferisco­no nella maggior parte dei casi il charter”.

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