Arcipelago aperto per vacanza
Le calamità naturali del cosiddetto ‘Anno degli uragani’ non hanno frenato l’industria del turismo
Le sue parole sono emblematiche dello spirito di una regione che ha avuto la determinazione e la capacità di ripartire, nonostante le avversità naturali. Manuel Marrero Cruz, ministro del Turismo di Cuba, spiega come l’anno degli uragani - così è stato ribattezzato il 2017 - non abbia frenato il turismo nelle isole dei Caraibi. Il titolare del dicastero coglie l’occasione del Wtm per mettere fine una volta per tutte ai rumors secondo i quali l’isola, colpita dall’uragano Irma, non sarebbe stata in grado di aprire tutte le strutture ricettive in tempo per novembre:“Malgrado quanto dichiarato dai nostri detrattori, siamo pronti ad affrontare l’alta stagione” ha annunciato orgogliosamente, spiegando che tutti i resort del Paese sono pienamente operativi dal primo novembre. Con un particolare in più: i lavori realizzati nei resort di Cayo Santa Gli hotel di Cuba, spiega il ministro Marrero, sono operativi
Maria, Cayo Coco e Cayo Guillermo - i più colpiti dal fenomeno atmosferico - non si sono limitati a riparare i danni, ma hanno contribuito all’upgrading degli alberghi, migliorandone i servizi.“Settembre - ha precisato Marrero - è stato l’unico mese a registrare una diminuzione del 14 per cento. In ottobre è iniziato il recupero e il mese si è concluso a +4,7 per cento e il 6 novembre abbiamo raggiunto il traguardo dei 4 milioni di visitatori, 54 giorni prima che nel 2016, nonostante l’uragano”.
Il ritorno delle crociere
A ripartire sono anche le Isole Vergini Americane, che dopo il devastante passaggio degli uragani Irma e Maria hanno visto finalmente il ritorno delle crociere dal 3 novembre con la Seabourn Odyssey,la prima nave non di soccorso a gettare l’ancora nelle acque dell’arcipelago, a St.Thomas. Per questo mese si attendono qui più di 25 navi da crociera. Nell’arcipelago l’ultima unità era stata l’Adventure of the Seas della Royal Caribbean,giunta a St.Croix il 17 settembre, proprio qualche giorno prima dell’arrivo di Maria. A tirare un respiro di sollievo è stata, invece, la Repubblica Dominicana, solo parzialmente colpita dalla coda degli uragani, che
da sempre ha garantito la piena operatività di aeroporti e strutture in tutte le destinazioni chiave. Nessun problema, poi, per Barbados: Irma e Maria sono infatti passati 200 miglia a Nord dell’isola che, quindi, non ha subito danni.“Le proprietà, le strutture alberghiere e le attività - rassicura Barbados Tourism Marketing - rimangono assolutamente sicure, aperte e funzionanti”.