Email e Whatsapp, le nuove regole sui dati
Il countdown è iniziato. Tra 150 giorni, le aziende che non tratteranno l’utilizzo dei dati in maniera corretta rischieranno importanti sanzioni. “Scrivere sul contatto Whatsapp dei clienti o inviare loro delle email senza esplicito consenso potrà costare salatissimo - avverte l’avvocato Monica Gobbato, dal palco di Bto 2017 -, con sanzioni fino a 20 milioni di euro e fino al 4 per cento di fatturato”. Dal 25 maggio 2018, infatti, il Gdpr, ossia il regolamento europeo sulla protezione dei dati, già entrato in vigore, diventerà definitivo. “Riguarderà soprattutto le aziende più grandi e strutturate - spiega l’avvocato -, ma non solo. Tutti gli operatori che fanno profilazione, utilizzano i dati degli utenti o gli strumenti di geolocalizzazione, dovranno adempiere agli obblighi di legge”. Le nuove tecnologie hanno permesso alle aziende del turismo di tracciare facilmente le preferenze dei viaggiatori, intercettare il loro interesse grazie alla profilazione e alla geolocalizzazione, contattarli su canali più diretti e informali, come Whatsapp o Messenger, per azioni di remarketing. Ma il dibattito internazionale sulla protezione dei dati ha imposto vincoli e parametri da tener presente. Tra i provvedimenti principali da adottare, il miglioramento, sul proprio sito, delle richieste di consenso per il trattamento dei dati. “Informatevi sui parametri necessari - invita Gobbato e migliorate le informative, spiegando agli utenti che i dati lasciati verranno utilizzati per successive opportunità di contatto e specificando i canali che potranno essere utilizzati per queste modalità di contatto”. Per facilitare le imprese, verranno fornite delle icone internazionali che permetteranno di rendere la comunicazione sul trattamento dei dati più sintetica e descrittiva.