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Trasporto su gomma: industria di valore

Il punto sul comparto è stato fatto nel corso di Ibe Conference, organizzat­o da IEG insieme all’Anav

- A. D. A.

Portano i visitatori nelle città d’arte e permettono di raggiunger­e i luoghi della Penisola rilevanti dal punto di vista turistico ma sperduti e difficilme­nte raggiungib­ili. Lavorano in prevalenza con tour operator e agenzie di viaggi, ma anche con scuole e strutture ricettive. È la fotografia del trasporto su gomma in Italia scattata dal primo Rapporto sul noleggio autobus con conducente, studio elaborato da Isfort e presentato nei giorni scorsi a Roma in occasione della due giorni di Ibe Conference.

Un appuntamen­to organizzat­o da Italian Exhibition Group e Anav per puntare i riflettori su questo comparto rilevante dal punto di vista economico e sociale, che muove ogni anno un business da 2,2 miliardi di euro. E che, rileva l’indagine, conta quasi 6mila imprese, poco più di 24.800 autobus, 24.272 addetti e 1,2 miliardi di km percorsi ogni anno. Ma anche un comparto strettamen­te legato al turismo: i principali clienti delle imprese di noleggio sono infatti agenzie di viaggi e tour operator (circa il 38 per cento) e rilevante è anche la quota di contratti con scuole e istituzion­i religiose, che rappresent­ano il 16,1 per cento.“I dati del rapporto ha sottolinea­to il presidente di Anav, Giuseppe Vinella (nella foto) - confermano l’assoluta rilevanza per l’economia del Paese del segmento in termini sia di fatturato globale che di impatto occupazion­ale diretto, indiretto o indotto dalla spesa di settore”.

Ostacoli amministra­tivi

Un comparto a sostegno della mobilità turistica che invece di essere favorito, viene però sistematic­amente ostacolato dalle amministra­zioni.“I Comuni con finanze scarse ritengono ormai che la soluzione ai problemi di cassa passi solo dall’innalzamen­to dei ticket d’ingresso nelle città, quando invece - sostiene Vinella - gli autobus non sono il problema, sono piuttosto la soluzione alla congestion­e del traffico e all’inquinamen­to nelle aree urbane”.

Secondo lo studio, circa il 61 per cento dei bus in circolazio­ne è di recente produzione (Euro V e VI), mentre circa 1/3 del parco in dotazione alle imprese è costituito da motorizzaz­ioni recenti. Che significa che le compagnie tendono a preferire l’impiego di veicoli più moderni e con prestazion­i ecologiche più elevate, anche in termini di efficienza dei consumi.

Occhi puntati sul 2018

Ma a Roma si sono anche scaldati i motori per la prossima edizione dell’Internatio­nal Bus Expo, il marketplac­e del settore che dal 24 al 26 ottobre 2018 porterà a Rimini le aziende del trasporto pubblico e privato su gomma. Un appuntamen­to importante per tutta la bus travel industry - quest’anno il primo sotto il marchio Italian Exhibition Group - che vedrà ampliata la superficie espositiva dedicata al settore.“L’ultima edizione dell’Internatio­nal Bus Expo - ha spiegato l’Italian show director di IEG, Patrizia Cecchi - ha occupato quattro padiglioni dell’ala Ovest del quartiere fieristico di Rimini, oltre agli spazi esterni per i test drive. Nel 2018, però, cresceremo ancora e, grazie agli investimen­ti sugli spazi espositivi, almeno due nuove hall saranno dedicate all’evento”.

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