La seconda vita del t.o. che ha dovuto rivedere il business model
A due anni dall’accordo con Alpitour l’azienda avvia un nuovo percorso da operatore a 360 gradi
“Prima seguivamo una logica artigianale, ora abbiamo un’impronta decisamente
più industriale”. Georges Adly Zaki ha sintetizzato in questo modo la nuova identità di Swan Tour, a quasi due anni dall’accordo stretto con Alpitour.
Negli uffici di Roma in zonaTalenti il patron dell’azienda con il cigno ha tirato le somme di un 2017“molto positivo”,chiuso con circa 30mila passeggeri, lasciandosi anche andare a qualche ammissione sulla gestione del passato troppo incentrata sul Mar Rosso: “Abbiamo puntato sempre sull’Egitto perché - ha spiegato l’a.d. e presidente - ci dava tanta redditività, ma questo alla fine è stato un errore. Ora stiamo facendo l’operatore a 360 gradi. Stiamo puntando su nuovi prodotti, o su prodotti che già avevamo, e stiamo cercando di migliorarli”.
Il ruolo del big
L’entrata nell’orbita di Alpitour, ha proseguito Adly Zaki, ha così permesso di compiere un vero e proprio salto di qualità.“Abbiamo migliorato il format di animazione e fatto investimenti per aprire nuovi villaggi: tanto che oggi siamo il primo operatore del Centro Sud con impegni su Capo Verde, meta in cui altri colleghi non hanno creduto”.
Altro tassello del passaggio a una logica di tipo industriale, l’entrata in squadra di Gian Maria Mazzei, uomo ex Club Med scelto proprio da via Lugaro per facilitare l’integrazione tra i due t.o., ma anche per rinnovare l’immagine aziendale e rafforzare i rapporti con le agenzie.
“Nei prossimi mesi - ha sottolineato il project manager - lavoreremo sulla parte commerciale e marketing, nell’ottica di incrementare la nostra presenza sul mercato.Avvieremo una nuova campagna marketing per la distribuzione, faremo eductour, convention, eventi e saremo presenti con più forza sui canali social”. Inoltre, aggiunge “punteremo molto di più sulla formula Club.Anzi posso già anticipare che lanceremo a breve un catalogo specifico per questa linea di prodotto”.
Un’impronta diversa che ha contrassegnato anche la politica commerciale, oggi molto più orientata a incentivare l’advance booking.“Il cambiamento con le agenzie è stato subito compreso - ha evidenziato la responsabile commerciale Italia, Elisabetta Pavanello -. In passato avevamo quasi 6.700 di agenzie attive che ci riconoscevano essenzialmente per l’Egitto, poi perse, molte di queste, con la crisi del Mar Rosso.Attraverso operazioni mirate e una nuova politica commerciale, nel corso degli ultimi mesi siamo riusciti a riaprire quasi duemila codici arrivando così a quota quattromila”.
L’andamento
Sui risultati di vendita della summer è invece intervenuta la responsabile programmazione Ilaria Evangelisti.“La Spagna ci ha regalato un 30 per cento in più di fatturato e la Grecia ci ha stupiti con crescite importanti”. Ma non ha deluso le aspettative anche un vecchio cavallo di battaglia come l’Egitto.“La destinazione ha retto bene la stagione. È ripartita con forza Marsa Alam, ma anche Marsa Matrouh e Sharm el Sheikh hanno dato segnali di grande ripresa”.