CODICI DELLA DISCORDIA.
La vicenda tra Costa e il network Bluvacanze: i precedenti nel comparto turistico
All’epoca, i network erano un piccolo manipolo di pionieri che stava sperimentando in Italia le potenzialità della distribuzione di massa. Il mercato stava vivendo in pieno la ‘sbornia’ della liberalizzazione delle licenze: una specie di addio al proibizionismo che aveva trasformato l’Italia in un immenso campo di battaglia, a disposizione di chiunque volesse aprire un’agenzia di viaggi.
Era il 2000 e le reti, da un paio d’anni, avevano trovato terreno fertile proprio nella caduta dei vincoli per l’apertura di nuovi punti vendita.
I nomi della distribuzione organizzata (anche se sarebbe meglio parlare di gruppo d’acquisto) erano pochi, ma destinati a entrare nella storia: Buon Viaggio, Cts e qualcun altro.Tra questi, la giovane e arrembante Bluvacanze. Che aveva subito trovato il modo di farsi notare, proponendo un’iniziativa commerciale destinata, nel bene e nel male, a fare storia: lo sconto del 10 per cento incondizionato.
L’aggressività della strategia di Bluvacanze gode di un’ampia eco, soprattutto all’interno degli addetti ai lavori. Così, un giorno di inizio millennio,arriva la mossa mai tentata prima: un tour operator di primo piano, ovvero I Viaggi del Ventaglio, decide di togliere il proprio prodotto dagli scaffali di Bluvacanze. Tecnicamente, l’operazione si chiama ‘chiudere i codici’: mossa che di fatto impedisce alle agenzie coinvolte di vendere i viaggi del fornitore.
Una giurisprudenza per Costa
Il caso di Costa Crociere, uno dei veri colpi di scena della fine dello scorso anno, ha dunque un precedente, che riguarda sempre Bluvacanze. E anche questa volta ad essere coinvolto è un operatore di primo piano.
Poche settimane fa, il crocierista ha infatti deciso di chiudere i codici alle agenzie Bluvacanze. Un’azione che, come visto, ha un unico precedente: impossibile, dunque, prevedere come andrà a finire. Nel primo caso, quello che vide Ventaglio guidare lo scacco a Bluvacanze, il network ebbe la meglio in sede processuale.
Il caso scoppiò nel periodo di crescita delle reti