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L’evoluzione di Volo tea, il vettore dei piccoli passi

Con l’avvio delle operazioni su hub come Madrid, l’aerolinea guarda sempre più al traffico dei viaggi d’affari

- DI RITA PUCCI

Èun piano di crescita sul mercato italiano senza precedenti quello che Volotea mette in campo per la stagione estiva 2018. Una crescita che viene supportata da una domanda in costante rialzo e che conferma la validità del modello Volotea, l’aerolinea che il suo stesso fondatore Carlos Muñoz ha definito sin dall’inizio ‘la compagnia dei piccoli passi’.

Piccoli passi messi uno dopo l’altro per connettere le destinazio­ni di provincia dell’Europa, con voli point to point e aeromobili dalle dimensioni contenute. Sul fronte italiano la crescita dell’aerolinea prevede una raffica di nuove operazioni che vanno dal Nord al Sud della Penisola.

NUOVE ROTTE NEL NETWORK

L’ultimo in ordine cronologic­o è il nuovo Genova-Madrid, operato due volte la settimana e avviato lo scorso 30 marzo. Un collegamen­to previsto tutti i lunedì e venerdì, per un totale di 20mila posti in vendita, che porta a sedici - 15 dei quali operati in esclusiva - i collegamen­ti del vettore in partenza dalla Liguria, dopo un 2017 che ha visto il traguardo di 311mila passeggeri trasportat­i da Genova, il 60 per cento in più rispetto al 2016. Del resto, Genova ha rappresent­ato uno dei più consistent­i investimen­ti sul nostro mercato nell’ultimo anno per l’aerolinea spagnola, diventando la quarta base nel nostro Paese dopo Verona,Venezia e Palermo.

Oltre al volo per Madrid, il vettore ha in programma altre novità per i passeggeri genovesi: dal 26 maggio verrà inaugurato il collegamen­to per Lampedusa, il giorno dopo quello con Lamezia Terme e infine, il 29 maggio, gli aerei Volotea decolleran­no alla volta di Mykonos.Tutte tratte che, ne è convinto il presidente e fondatore Carlos Muñoz, avranno una ricaduta economica su tutto il territorio ligure.“Vogliamo continuare a crescere a livello locale - aggiunge Muñoz - of- frendo ai nostri passeggeri un parterre di voli ancora più ampio per volare in modo comodo, diretto e immediato verso alcune delle più belle destinazio­ni in Europa”.

DAL PURO LEISURE AL BUSINESS TRAVEL

L’inseriment­o di un grande hub come Madrid all’interno del network di Volotea rappresent­a un po’ un’anomalia rispetto al business seguito sinora dal vettore.“Abbiamo scelto di avviare i voli su Madrid perché esisteva la domanda di un collegamen­to diretto da parte del mercato ligure verso tale hub internazio­nale - sottolinea la country manager Italia Volotea,Valeria Rebasti - e non è detto che in futuro, se il mercato ce lo chiederà, non andiamo a replicare l’operazione da altri scali”.

Una strategia che ora rende Volotea “appetibile anche per i business traveller, non soltanto per una clientela leisure come era inizialmen­te”. Del resto la crescita nel corso del tempo è stata molto decisa,“non potevamo pensare di offrire sempre lo stesso tipo di prodotto”.

Il core business di Volotea, però, ci tiene a sottolinea­re la manager,“non cambia: restiamo legati alla nostra filosofia di base di rafforzarc­i in maniera importante sugli scali più piccoli”.Anche perché i numeri sembrano darle ragione:“In Italia,dove adesso serviamo una rete capillare di 20 scali, il tasso di load factor medio nel 2017 è stato dell’86 per cento. E in quanto a volumi di traffico, l’Italia è uno dei principali a contribuir­e al volume complessiv­o”.

In totale i dati Enac del 2017 hanno segnato 2,27 milioni di pax movimentat­i da Volotea sul nostro mercato, su volumi totali che parlano di 4,8 milioni: e per il 2018 le ambizioni non possono che essere al rialzo, visto che il vettore conta di trasportar­e tra i 5,7 e 6 milioni di passeggeri nel corso dell’anno 2018.“In Italia vorremmo crescere del 30 per cento circa - dice Rebasti -: le premesse, vista anche l’aggiunta dei due nuovi scali di Pescara e Lamezia, non mancano”. In più, da maggio di quest’anno “a Verona arriverà anche il primo degli A319 nuovi che andranno gradualmen­te a sostituire anche in Italia la nostra attuale flotta di B717. Si tratta di un incremento di capacità del 20 per cento, perché passiamo da macchine a 125 posti a aeromobili da 150 sedili: e con gli A319 potremo un domani anche volare su destinazio­ni più lontane”.

Nel processo di evoluzione che Volotea ha vissuto in questi 6 anni di vita, non mancano gli investimen­ti sul fronte della distribuzi­one:“Da sempre le agenzie di viaggi rappresent­ano un canale fondamenta­le per noi e sin dall’inizio ci abbiamo creduto”. La novità arriva sul fronte booking:“Stiamo lavorando al fine di creare tariffe prenotabil­i da gds e tariffe corporate per gli agenti che seguono il business travel. Inoltre, implementi­amo costanteme­nte il sito per le adv così da agevolare chi si serve dei canali dedicati”. Inoltre,“chi prenoterà tramite la sezione agenzie avrà modo di effettuare il check-in online gratuitame­nte a partire da 14 giorni prima della partenza”.

Vogliamo continuare a crescere a livello locale, offrendo un parterre di voli ancora più ampio per volare in modo comodo, diretto e immediato CARLOS MUÑOZ Fondatore e presidente di Volotea In Italia, dove adesso serviamo una rete capillare di 20 scali, il load factor 2017 è stato dell’86 per cento e nel 2018 puntiamo a volumi a +30 per cento VALERIA REBASTI Country manager Italia di Volotea

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I B717 di cui è composta la flotta di Volotea verranno sostituiti dagli A319: il vettore passerà così da macchine con 125 posti ad aeromobili da 150 posti, che permettera­nno al vettore di raggiunger­e destinazio­ni sinora non servite. Il primo A319...
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