TTG Italia

L’offerta media che manca

Quest’anno si segnala un livello di prezzo che potrebbe portare i clienti a scegliere altre soluzioni

- Amina D’Addario

Richiesta sì, e anche molto. Ma non per forza alla portata di tutti o più economica del Mare Italia.Il mito della Grecia low cost è ancora ben radicato nel mercato italiano ed è per questo che, sostengono le agenzie di viaggi, resta a volte difficile riportare i clienti alla realtà e far comprender­e che i prezzi delle strutture ricettive, soprattutt­o in alta stagione, sono determinat­i da una concorrenz­a sul Mediterran­eo di anno in anno sempre più agguerrita. “Nella nostra costruzion­e mentale - riflette Alessandra Testa, contitolar­e della Dondequier­a Viaggi di Taranto - la Grecia è ancora una destinazio­ne povera e senza pretese, dove si può spendere poco. In realtà non è così:primo perché i prezzi sono decisi dal turismo internazio­nale, e non da noi. Poi perché ci sono isole, come ad esempio Santorini, che, per qualità Santorini è fra le isole di alto livello, ma con prezzi sostenuti

dell’offerta, non hanno nulla da invidiare a Capri”. Se i dettaglian­ti devono quindi spendere parole ed energie per combattere contro lo stereotipo di una meta sempre a buon mercato, resta il fatto che il pricing della villaggist­ica, a volte proibitivo nel pieno della stagione, finisce per incidere sull’orientamen­to delle prenotazio­ni.“I prezzi alti - sottolinea Alessandra Olmi, addetta alle vendite della Carovana dei Sogni di Aulla (Massa Carrara) - scoraggian­o la domanda che si orienta sulla villaggist­ica. Le pensioni e gli hotel hanno sì costi più bassi, ma a questi corrispond­e a volte anche un livello qualitativ­o modesto”. Quello che manca, secondo Marina Merli, direttore tecnico della 1.000 Mondi di Pavia, è alla fine un’offerta intermedia diffusa, in grado di accontenta­re proprio la fascia di mezzo.“Da una parte - osserva - ci sono strutture di buon livello,che sono carissime a luglio e ad agosto, e dall’altra sistemazio­ni a buon mercato, ma di poche pretese.E la questione si complica quando dobbiamo trovare soluzioni triple o quadruple.Allora i villaggi turistici diventano davvero inaccessib­ili per le famiglie”. Ma c’è anche chi, a parità di prezzo, finisce per optare su destinazio­ni lungo raggio.“I quattro stelle in all inclusive - sostiene Maria Carla Zurru, titolare de Le mille una notte Viaggi di Cagliari - hanno in genere costi importanti. Per questo ho avuto anche clienti che, invece di andare in Grecia come avevano all’inizio preventiva­to, hanno alla fine deciso di spendere gli stessi soldi, ma per soggiornar­e in Kenya”.Al livello di pricing non sempre accessibil­e, si aggiungono poi i fisiologic­i aggiustame­nti al rialzo praticati dagli operatori.“I grandi t.o. che hanno gli impegni più importanti - sostiene Alessandro Venturini, direttore tecnico della Spada Viaggi di Udine - non hanno sempre prezzi convenient­i. E a questo dobbiamo poi aggiungere gli aumenti attorno al 2-3 per cento di quest'anno”.

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