Mare Italia tra luci e ombre
Un segmento che premia le scelte dei tour operator, ma che porta margini ancora contenuti nelle agenzie di viaggi
Un prodotto che non conosce crisi. Ma sfugge alle agenzie di viaggi. Il Mare Italia resta protagonista anche dell’estate 2018 con buona soddisfazione dei tour operator italiani che hanno investito nei villaggi.
Però una larga parte del fatturato non transita in agenzia, ma attraverso mille altri canali. Inutile nasconderlo, perché ormai la storia è già stata raccontata altre volte, eppure non vi sono soluzioni.
Solo chi sceglie i villaggi dei grandi brand si affida al detta- gliante, per il resto tutti in ordine sparso.
Nel sondaggio realizzato da TTG Italia emergono alcuni dati importanti con la conferma della Puglia (destinazione preferita), seguita da Sardegna e Sicilia. I prezzi, in molti casi, sono stati rivisti verso l’alto, ma la capacità di spesa degli italiani non sembra viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda.
I DATI DEL SONDAGGIO
Secondo il 54,3 per cento dei nostri lettori l’Italia aumenterà le vendite con una forchetta tra il 5 e il 10 per cento. Mentre per il 10,5 per cento degli investitori la crescita sarà addirittura superiore al 10 per cento. Dati che fanno senza dubbio fregare le mani ai vari imprenditori dell’incoming. Che vedono premiati i loro investimenti.
Restano, però, alcune zone nebbiose, come le infrastrutture nel Sud Italia che lasciano a desiderare e la “vendita diretta al cliente da parte delle singole strutture”.
Un caso abbastanza frequente che non verrà, probabilmente, mai debellato.
In chiusura, un piccolo saluto a quello che rimane dei villaggi e del brand Valtur. Unico e conosciuto.
Per anni ha significato il villaggio turistico in Italia ed ora è finito nel baule dei ricordi. Schiacciato dai debiti e dalla gestione non proprio inappuntabile.