Egitto verso la ripresa Ottimismo e prudenza in casa dei big player
C’è ancora cautela, ma l’estate del 2018 sembra aver convinto gli operatori che la destinazione ha possibilità concrete di rilancio
“Il trend di vendita del 2018 ci ha sorpreso positivamente. Oggi abbiamo già superato l’obiettivo previsto per tutto l’anno” MASSIMO BROCCOLI direttore commerciale Veratour
“Dal prossimo autunno ci prepariamo ad aumentare le frequenze settimanali sul Cairo e Sharm el Sheikh” MASSIMO CRIPPA vice president sales Air Italy
O ttimismo, ma anche cautela. È questo il sentimento vissuto in questa fase dagli addetti ai lavori attorno all’Egitto, destinazione ormai da alcune stagioni uscita dall’ombra e che si prepara a giocare un ruolo ben più importante della semplice comparsa nell’estate degli italiani.
Una fiducia condivisa in maniera unanime dagli operatori della Penisola che, sebbene parlino di numeri in decisa ripresa, non si lasciano però trasportare dai facili entusiasmi, visto che l’esperienza del passato li ha ormai abituati troppe volte a fuochi di paglia e a brusche inversioni di tendenza.
SCENARIO ATTUALE
Eppure, questa volta, qualcosa sembra essere cambiato davvero. Se infatti fino allo scorso inverno i t.o. avevano continuato a investire sulla destinazione forse senza nemmeno crederci fino in fondo, oggi si ritrovano in uno scenario ben diverso: operazioni marketing dell’Ente del turismo egiziano sia b2b che b2c; un operativo charter e di linea molto più esteso e che copre desti- nazioni come Port El Arab, vicino ad Alessandria, neanche lontanamente immaginabili fino a qualche mese fa; una maggiore apertura da parte della clientela a valutare anche l’altra sponda del Mediterraneo. Tutti fattori che incidono sulla ritrovata fiducia, mai troppo sbandierata, del tour operating tricolore. Tanto che oggi non sono in pochi che, anche senza gridarlo ai quattro venti, quasi sottovoce, ritengono che il 2018 possa essere davvero la stagione del rilancio. A confermarlo sono del resto le previsioni dell’Ente egiziano che, dopo aver conteggiato oltre 255mila connazionali nel Mar Rosso nel corso del 2017 (il 94 per cento in più sul 2016) punta a raggiungere il traguardo dei 400mila italiani entro la fine dell’anno.
LAVOCE DEI T.O.
“La ripresa - sottolinea il direttore commerciale di Tui
Italia, Quirino Falessi - è tangibile da tempo. All’inizio abbiamo visto un risveglio delle prenotazioni soprattutto su Marsa Alam, ma ora anche Sharm vede un aumento importante della richiesta ”. Tuttavia, aggiunge ,“anche se la destinazione è indeciso recupero e i clienti si mostrano più sereni nel chiederla, continuiamo a muoverci con cautela”.
Una prudenza condivisa anche in casa Eden Travel Group, che nei giorni scorsi aveva scelto proprio un villaggio di punta di Marsa Matrouh come cornice della convention annuale dedicata alle agenzie. “Non vogliamo sbilanciarci e restiamo sempre prudenti, ma è innegabile - rileva il direttore commerciale Angelo Cartelli - che la destinazione è tornata a macinare numeri molto interessanti”.
Parla di una “crescita importante e costante ormai da diversi mesi ”anche il direttore commerciale delle divisioni Alpitour e Franco rosso, Andrea Moscardini, che si sofferma su“due aspetti ulteriormente positivi: un significativo miglioramento dell’anticipo delle prenotazioni e il grande ritorno di Marsa Matrouh sulla costa mediterranea”. Quanto basta per giustificare il forte impegno sul volato dell'azienda arrivato oggi a raggiungere per l’ estate 2018, puntualizza Moscardini ,“oltre 50 mila posti volo programmati su tutte le destinazioni egiziane”.
Un quadro sostanzialmente positivo, dunque, a cui si allineano anche le parole del direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli. “Il trend di vendita del 2018 - dice - ci ha sorpreso positivamente. Avevamo costruito un budget di crescita importante che però si è dimostrato assolutamente cautelativo in quanto ad oggi abbiamo già superato l’obiettivo previsto per tutto l’anno”. Del resto, motiva il direttore prodotto di Settemari, Federico Gallo, la capacità di ripresa del Mar Rosso, non è né nuova e né così difficile da spiegare: “Il bel tempo garantito Ci sono grandi aspettative anche per il prodotto classico con gli itinerari sul Nilo 12 mesi l’anno, l’ottimo rapporto qualità/prezzo, le poche ore di volo, la possibilità di viaggiare senza il passaporto e la garanzia di un’ospitalità in lingua italiana sono tuttora i fattori ineguagliabili che rendono l’Egitto una destinazione irrinunciabile per il nostro mercato”.
CULTURA E CROCIERE
Ma grandi aspettative vengono nutrite dagli operatori anche sulle crociere lungo il Nilo. Un grande classico che, mentre nelle ultime stagioni era quasi scomparso dagli scaffali delle agenzie, oggi è invece tornato ad affacciarsi sul mercato attirando gli investimenti di t.o. vecchi e nuovi.
Questa è stata, ad esempio, la scelta di Kuda Tour Operator che, sulla scia della ripresa delle prenotazioni, ha scelto di debuttare su questo segmento. “Fino al 2010 la crociera lungo il Nilo era considerata la vacanza culturale per eccellenza - ricorda il direttore commerciale Giancarlo Brunamonti -. Oggi che tante navi sono tornate a navigare lungo il grande fiume, pensiamo che i tempi siano maturi per lanciare questa nuova scommessa”. Del resto, conferma l’amministratore delegato dei Viaggi dell’Elefante, Enrico Ducrot, “i volumi, sebbene ancora piccoli, sono in crescita significativa. E anche grazie agli sforzi degli operatori egiziani oggi ci ritroviamo con navi decisamente più orientate verso il top di gamma” Risultato: “Il prodotto - evidenzia ancora Ducrot - oggi è molto apprezzato sia per la qualità del Le compagnie stanno potenziando in maniera considerevole gli impegni sul volato servizio, sia perché viene vissuto in un contesto dove c’è ancora poco turismo e, dunque, in una chiave ancora più esclusiva”. Ma c’è anche chi, come il titolare di
Karisma Travelnet, Luca Manchi, è pronto a certificare il riaffacciarsi di una domanda culturale, che cerca un prodotto alternativo.“Il tailor made è tornato a essere richiesto anche sull’Egitto e - spiega -, oltre alle crociere, stiamo vendendo numerose Nile Road Cruises, vale a dire dei veri e propri tour in auto lungo il Nilo”.
I VETTORI
Ma uno dei segnali più chiari del ritorno in forze dell’Egitto è l’impegno sul volato che stanno dimostrando tanti vettori. Sia nostrani, come la nuova Air Italy che, come spiega il vice president sales, Massimo Crippa, si prepara con il prossimo autunno ad “aumentare le frequenze settimanali sul Cairo e Sharm el Sheikh”, sia straniere. Si parte con Air Cairo, consociata di Egyptair, che dopo il debutto dello scorso ottobre su Malpensa con i collegamenti verso Sharm e Marsa Alam, in pochi mesi è arrivata a contare dieci collegamenti a settimana verso l’Egitto da quattro scali tricolore e nuovi investimenti nel cassetto.“L’intenzione - annuncia Roberto Santagostino, responsabile marketing della Non solo sogni, gsa di Air Cairo sull’Italia - è quella di avviare due collegamenti anche per Luxor e Hurghada”. Infine Air Arabia
Egypt, che proprio da maggio ha debuttato sul nostro mercato con il bisettimanale Bergamo Orio al Serio-Alessandria d’Egitto. Un volo, spiega la compagnia in una nota, che “conferma la crescita della domanda di viaggio verso l’Egitto”.