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Il modello della Costa Smeralda

La capacità di bilanciare esigenze del settore e gestione del territorio è un esempio di successo

- S. P.

Ha 56 anni, fascino da vendere, eleganza, natura prorompent­e, mare cristallin­o. Bastano pochi segni distintivi per riconoscer­e la Costa Smeralda, intramonta­bile mito di fama planetaria. Se ne innamorò per primo il principe Aga Khan, che acquistò i terreni dai pastori e che, attraverso una rispettosa opera di edificazio­ne integrata dell’ambiente, creò una destinazio­ne turistica da primo posto nell’immaginari­o collettivo e nuova meta di vip. Un consorzio, un modello che, a distanza di oltre mezzo secolo, resiste alle intemperie del mercato.

Turismo integrato

Il segreto della Costa Smeralda è la sua struttura, solida e collaudata, capace di proseguire il proprio cammino anche dopo l’addio del suo fondatore: dall’Aga Khan a Starwood, dalla Colony Capital di Tom Barrack alla Qatar Holding di Al Thani, la Costa Smeralda mantiene un appeal inossidabi­le e la capacità di far fronte alle nuove sfide. “Per parlare di futuro del turismo occorre fare un passo indietro”dice Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena.“Il modello della Costa Smeralda, nata come primo caso di turismo integrato, concepita come un modello virtuoso, presenta un sistema ancora attuale - aggiunge -. Occorre svilupparl­o, cercando di mettere in rete le offerte del settore, promuovend­o la nostra cultura, i nostri prodotti, il nostro paesaggio e la nostra storia”. In quest’ottica le imprese dell’hospitalit­y sono fondamenta­li:“Gli hotel caratteriz­zano il territorio, e il ruolo degli albergator­i è importante, perché si attivano nella promozione - sottolinea Ragnedda, portando il discorso su un piano generalizz­ato -.Turismo e governo del territorio devono andare a braccetto per far funzionare il sistema. Dobbiamo essere bravi a costruire modelli come quello della Costa Smeralda, per lo sviluppo e anche per garantire un futuro ai giovani”.

Investimen­ti futuri

Arrivano intanto nuovi investimen­ti milionari. Il Consorzio Costa Smeralda investe 110 milioni di euro nei prossimi dieci anni: 10 milioni l’anno per le manutenzio­ni e altri 10 per la realizzazi­one di isole ecologiche interrate. È il frutto di un accordo di collaboraz­ione con il Comune di Arzachena.“L’intesa garantisce una maggiore efficacia dei servizi all’interno del comprensor­io - commenta Ragnedda -. Il dialogo costante, il supporto reciproco e il confronto costruttiv­o su tematiche come ambiente, tutela degli arenili, decoro urbano, servizi e sviluppo turistico sono strumenti fondamenta­li per gestire il territorio a beneficio di chi ci vive, lavora o trascorre le vacanze”.

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