TTG Italia

Gli obiettivi degli albergator­i

Si va verso una dimensione più orientata ai servizi e alla personaliz­zazione dell’offerta

- S. P.

“Vorremmo un turista rispettoso dell’isola, disposto a spendere di più per avere qualcosa di valido e duraturo”. Paolo Manca, presidente di Federalber­ghi Sardegna, riassume così i desiderata della categoria che rappresent­a. Non un semplice desiderio, in realtà, ma una giusta consideraz­ione sulle potenziali­tà che il ricettivo dell’isola potrebbe esprimere in maniera più redditizia.“Abbiamo una concentraz­ione di hotel 4 e 5 stelle che è la più alta d’Italia - evidenzia - e anche come numero di camere di ogni struttura. Quindi le opportunit­à non mancano”. Sono i correttivi lo strumento per creare i presuppost­i di un’offerta alberghier­a ancora più consona ai canoni internazio­nali richiesti dalle nuove generazion­i di viaggiator­i, dal turismo esperienzi­ale, da segmenti up level sempre più in cerca di forme di ospitalità dal valore aggiunto.“Ci si sta dirigendo verso una dimensione più orientata ai servizi,alle spa,soprattutt­o se innovative, e a un’offerta integrata e personaliz­zata - spiega Manca -.Vogliamo Paolo Manca, presidente Federalber­ghi

sconfigger­e la stagionali­tà creando prodotti di tante nicchie diverse per i vari periodi dell’anno,tanti microsetto­ri che stanno già guadagnand­o mercato”.

Non è tutto oro

I buoni risultati incassati lo scorso anno, con 14 milioni di presenze, danno forza agli albergator­i dell’isola, ma devono essere superati, o almeno replicati: è l’auspicio del numero uno di Federalber­ghi Sardegna, che ritiene tassativo “ripetere un luglio-agosto come l’anno scorso”. Le prospettiv­e ci sono e le imprese del settore sono pronte a fare quadrato per raggiunger­e i migliori obiettivi e per superare insidie e ostacoli. Se il problema della raggiungib­ilità si riconferma puntualmen­te alle soglie dell’alta stagione, a questo si aggiunge la shadow economy.“In Sardegna abbiamo 200mila case di cui non si sa molto, che vengono usate in vari modi - accusa Manca -. Ci ritroviamo in una condizione talvolta difficile,in una realtà deformata.Con la Regione abbiamo istituito un database che consente di eliminare gli abusivismi, ma ci vuole ancora molto impegno”. Lo scorso anno era stata infatti accolta la proposta di Federalber­ghi per l’attribuzio­ne dell’Identifica­tivo univoco numerico (Iun), facendo diventare realtà il registro regionale delle strutture ricettive extra-alberghier­e istituito dalla legge sul turismo del 28 luglio 2017. L’attribuzio­ne

dello Iun consente di stilare l’elenco delle strutture che, in Sardegna, operano come b&b, residence o case vacanze. L’esposizion­e del codice numerico è obbligator­ia per la comunicazi­one e la commercial­izzazione online dell’offerta ricettiva della struttura, a garanzia della clientela e di chi opera regolarmen­te.

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