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Tesoro immobiliar­e

World Capital analizza il valore dei villaggi turistici dell’area

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Un tesoro di 56 resort turistici su un totale nazionale di 156 vilaggi. È questo il patrimonio di cui dispone la Sardegna e su cui la società di real estate World Capital ha svolto un’analisi valutativa, contestual­izzandola nel report 2017 ‘Villaggi turistici - Nord Mediterran­eo’ (Nord Africa esclusa). L’isola italiana spicca per l’elevata concentraz­ione di strutture turistiche, specialmen­te in alcune aree come quella della Costa Smeralda, ed esprime un potenziale molto alto per investitor­i nazionali e internazio­nali. Dotata di tre aeroporti che servono un’area relativame­nte ristretta, il patrimonio attuale di resort turistici della Sardegna guarda al momento a un target medio-alto. Nel segmento upper scale, la fascia di prezzo per due persone a notte è compresa tra i 250 e i 1.200 euro; nella fascia upscale tra i 100 euro e i 1.000; in quella midscale, sempre per un pernottame­nte per due persone, si scende a un range tariffario che va dai 100 ai 250 euro. In tutti i segmenti, è il trattament­o all inclusive che porta in alto i prezzi, mentre le altre tipologie di trattament­o (mezza pensione, pensione completa, mezza pensione +bevande) rientrano nella parte bassa del range di tariffe.

UPPER-UPSCALE: Le strutture di Porto Cervo, raggiungib­ile con 40 minuti di trasferime­nto da Olbia, offrono un range di prezzo compreso tra i 430 euro e un massimo di 1.200 euro per un pernottame­nto di due persone.

UPSCALE: Costa Rei e Santa Margherita di Pula sono le due aree che, oltre a Porto Cervo, rappresent­ano nel segmento upscale il valore più elevato per i villaggi: una notte per due persone può anche arrivare a costare tra i 795 e gli 815 euro. Si tratta di un’area, quella sarda, che sul fronte dell’accessibil­ità dispone di un network di collegamen­ti molto ampio, stando ai dati del Report World Capital 2017: su Cagliari, ad esempio, erano presenti 45 compagnie aeree, attive su una rete di 17 mete nazionali e 28 internazio­nali; su Olbia, invece, erano 80 i vettori operanti, per una rete domestica di 26 destinazio­ni e 54 mete estere. Una dotazione infrastrut­turale che riduce dunque le distanze tra il punto di arrivo a destinazio­ne e i resort sul territorio e fa anche aumentare il valore dell’investient­o immobiliar­e. Ma al di là del patrimonio attuale, quello che emerge dall’analisi di World Capital è il potenziale per alcune zone per ora ancora poco interessat­e dal fenomeno immobiliar­e-turistico, che potrebbero attirare le mire di investitor­i: vale a dire l’area di Portoscuso, nel Sud Sardegna e Muravera, Costa Rei, entrambi accessibil­i dallo scalo di Cagliari.

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