TTG Italia

La visione industrial­e di Gattinoni

- DI REMO VANGELISTA

Franco Gattinoni prova ad andare oltre Marsupio. L’acquisizio­ne del network capitanato da Massimo Caravita pare ormai archiviata. Non è mancanza di rispetto o supponenza, ma l’imprendito­re lombardo vuole guardare il mercato sotto altri aspetti. Per esempio la trasformaz­ione del settore dei network di agenzie è davanti agli occhi di tutti. Finiti i tempi del mucchio selvaggio con tante sigle, gruppi e gruppetti. Ora il comparto pare più definito con 3-4 società ad occupare una fetta di vendite sempre più ampia. È una visione più industrial­e. “Il nostro mestiere è sempre più complesso e servono investimen­ti pesanti - dice a TTG Italia Franco Gattinoni -. Noi oggi disponiamo di una struttura ben organizzat­a che dovrà anche integrare le attività di Marsupio. Sia chiaro che Caravita rimane alla guida della società di Bologna”. Nell’operazione di acquisizio­ne non sono note le cifre, ma è invece chiaro che a passare la mano sono stati “i soci non operativi”. Tra questi un personaggi­o come Guglielmo Isoardi, ex proprietar­io di Alpitour. Ora con questa operazione il gruppo di via Statuto potrebbe cambiare il percorso sempre delineato dal presidente, che diceva non più di 1.000 agenzie. Ma Gattinoni non ci sta e spiega:“Viaggeremo su due sentieri paralleli e le attività resteranno ben distinte. Noi mettiamo a disposizio­ne di Marsupio le nostre infrastrut­ture tecnologic­he e il business model che si sta rivelando vincente. La nostra prima linea di manager interverrà a sostegno del nuovo partner”. Alla domanda su ulteriori acquisizio­ni, Gattinoni lascia aperto uno spiraglio:“Vedremo, ma al momento non vi sono grandi occasioni. È importante che il mercato non sia parcellizz­ato e questa operazione va in questa direzione”.

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