D’estate e in Italia I viaggi dell’Istat
I dati del 2017 presentano una situazione complessiva di stabilità, dovuta all’incremento dei movimenti leisure e a una diminuzione del business travel
Crescono le vacanze e diminuiscono i viaggi di lavoro. E fra le vacanze, l’incremento più interessante lo mostrano quelle di lunga durata, con un +9,1 per cento, mentre le vacanze brevi restano stabili, con 28 milioni di viaggiatori.
È questo la fotografia del turismo italiano che presenta l’Istat nel suo report ‘Viaggi e vacanze in Italia e all’estero’, dove analizza l’andamento del settore. I dati sono, come sempre, relativi al 2017, ossia non rappresentano il quadro attuale della situazione: la questione sempre contestata del ritardo sulla disponibilità delle cifre resta del tutto aperta.
VIAGGIATORI E TURISTI
Secondo Istat, quindi, i viaggi con pernottamento effettuati dagli italiani nel 2017 sono stati 66 milioni e 347mila, con una leggera crescita sul 2016, temperata dal calo deciso delle trasferte di lavo- ro. Se il leisure è cresciuto di 1,3 milioni, il business travel è calato di 1 milione. Discorso differente per quanto riguarda le notti: sono in aumento i viaggi più lunghi, con una durata media di 5,8 notti, cosa che porta i pernottamenti totali a 383 milioni, con una crescita del 7,7 per cento.
IL MARE DI CASA
Per le loro vacanze, i nostri connazionali non sono malati di esterofilia: l’81 per cento dei viaggi ha avuto come destinazione l’Italia stessa e del 19 per cento sull’estero il 13,4 per cento ha preferito rimanere in Paesi dell’Unione europea.
Fra le mete più gettonate nella Penisola la leadership resta in mano alla Toscana, sebbene le vacanze lunghe estive si svolgano principalmente in Emilia Romagna (13,6 per cento) e in Puglia (12,4 per cento). Per le vacanze lunghe primaverili, in buona sostanza i ponti, nel 2017 si è affermata la Campania, con il 18,6 per cento di preferenze, gettando le basi per il boom fatto registrare dalla Regione nel 2018.
Per quanto riguarda l’estero, la meta più gettonata all’interno dell’Europa è la Spagna, con un 11,5 per cento di scelte, seguita dalla Francia con il 10 per cento, mentre fuori dall’Unione sono gli Stati Uniti la meta preferita per vacanze lunghe e viaggi d’affari.
LA STAGIONE
Una volta si chiamava anche solo così, la stagione: era quella per eccellenza del bel tempo, del relax e del divertimento. L’estate, ancora oggi, continua a monopolizzare le scelte per le vacanze: il 41,3 per cento dei connazionali si prende un periodo di pausa proprio nei mesi estivi, con una crescita del 7,6 per cento rispetto all’anno precedente. Anche la durata media delle vacanze, nel corso dell’alta stagione, tocca il suo picco, con 8,4 notti, quasi il doppio rispetto agli altri trimestri dell’anno.
E fra le motivazioni di viaggio, soprattutto se i turisti decidono di rimanere in Italia, emerge il riposo e lo svago, con il 54,7 per cento di share. Le visite al patrimonio artistico o archeologico sono superiori se gli italiani vanno all’estero (26 per cento), mentre se restano nella Penisola approfittano dei tesori nazionali sono per l’11,7 per cento.