L’accorato appello delle agenzie
Quattro i temi su cui si concentrano le richieste ai t.o. nelle risposte al sondaggio effettuato da TTG Italia
“Valorizzare le agenzie, non penalizzarle”: è sintetizzato in questa frase il senso delle richieste degli attori della distribuzione ai tour operator. Nel corso del recente sondaggio lanciato da TTG Italia nel quale le adv hanno eletto le destinazioni regine della prossima stagione estiva (vedi TTG numero 5 dell’11 febbraio ), abbiamo anche chiesto ai dettaglianti :“Cosa chiedete ai tour operator in vista della stagione estiva?”e le risposte arrivate hanno messo in luce l’esigenza di una maggiore collaborazione e, appunto, valorizzazione dell’agente e della sua professionalità, declinando questa richiesta con diverse sfumature.
Tra i temi maggiormente citati spiccano in particolare quelli legati al servizio booking, una maggiore spinta e premialità per le prenotazioni anticipate, la possibilità di essere più flessibili nell’offerta ai clienti e, non da ultimo, tutte le varie voci che ruotano intorno al pricing, con un accento particolare su fuel surcharge e quote di iscrizione.
CARO FUEL
Partendo da quest’ultima voce, il sogno degli agenti di viaggi italiani sembra essere quello del prezzo finito. Una definizione una volta per tutte di quanto deve pagare il cliente senza rischi di dovere intervenire in seconda battuta con voci, supplemento carburante su tutti, che risultano incomprensibili nel loro meccanismo sia agli intermediari sia soprattutto al cliente finale, che mal digerisce l’idea, sebbene in qualche modo preventivata, di dovere pagare di più per il viaggio già prenotato. Su questo tema non manca chi alza la voce arrivando a definire le surcharge una sorta di truffa sulla quale si augura che l’Antitrust faccia chiarezza. Più in generale, invece, l’auspicio del prezzo finito garantirebbe una maggiore sicurezza per tutta la filiera: “Programmi completi e prezzi chiari evitando le ‘quote non comprese’”, sintetizza sul tema un agente di viaggi che ha risposto al nostro sondaggio.
BOOKING ONLINE
Cambiando argomento, dalle risposte del sondaggio arriva una vera e propria tirata d’orecchi ai tour operator sul fronte del servizio booking offerto. Sia chiaro: nessun acritica diretta, ma un’ esplicita richiesta di un servizio più efficiente e rapido .“Maggiore tempestività nelle risposte ”,“velocità nell’evasione dei preventivi” oppure “una maggiore disponibilità del booking con competenze più affini da parte di chi risponde”, si legge nelle risposte arrivate in redazione. È quindi evidente che qualche carenza esista se gli adv sentono l’esigenza di sistemi “funzionali, veloci e intuitivi” in un’epoca in cui la velocità di risposta alle richieste del cliente è sempre più fondamentale.
FLESSIBILITÀ
Anche il tema della flessibilità trova numerosi riscontri ed è strettamente legato a quello della possibilità di potere rispondere al meglio e rapidamente alle richieste dei clienti. Si passa quindi dall’esigenza di una maggiore elasticità nella durata del soggiorno, allontanandosi quindi dalla classica offerta di una settimana, a quella per i voli. Ma anche programmi più semplici da una parte e innovativi dall’altra, perché la clientela del mondo d’oggi è sempre più variegata e alla ricerca di novità oppure semplicemente di esperienze; così come è sempre più necessario mettere in campo tariffe adeguate per il ceto medio.
ADVANCE BOOKING
Chiude il poker di temi la questione del prenota prima, argomento che, secondo gli agenti di viaggi, ricopre un’importanza fondamentale per catturare i clienti e, perché no, anche fidelizzarli con tariffe competitive uniche e non contrastabili dal fenomeno del last minute. Un agente evidenzia che sono fondamentali “prezzi, qualità e serietà con le offerte: cioè fare capire l’importanza dei prenota prima e non dei last minute”. Il tutto accompagnato da adeguate campagne promozionali realizzate dai tour operator e rivolte al cliente finale che siano in grado di fare comprendere il reale valore dell’advance booking e più in generale dell’offerta del prodotto finito comprato in agenzia piuttosto che online. E sempre come garanzia per il cliente anche una maggiore attenzione nei confronti delle strutture proposte, con una certificazione e controllo personale che riducano al massimo eventuali proteste e reclami post vacanza.
Ovviamente dalle agenzie non mancano le richieste sulle commissioni e sulla flessibilità nei pagamenti, come è giusto che sia, ma l’appello più accorato arriva da questa risposta :“Chiediamo di continuare a credere in noi e di non cercare l’utente finale sorpassandoci”.