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Le Bahamas ripartono

Dopo l’uragano Dorian le attività turistiche del Paese stanno tornando alla normalità

- DI STEFANIA GALVAN

Rimettersi in marcia il prima possibie. È questo l’imperativo delle Bahamas, che hanno messo sul piatto qualcosa come due miliardi di dollari per lasciarsi alle spalle al più presto la lunga scia di devastazio­ne dell’uragano Dorian, il più potente che abbia mai colpito le isole. Un mega investimen­to per far ripartire tutte le attività soprattutt­o alle Abaco e a Grand Bahama, le più colpite dalla tempesta di inizio settembre.

Le altre 14 isole principali dell’arcipelago, infatti, non sono state danneggiat­e, come spiega il Bahamas Tourist Office.

LE STRUTTURE OPERATIVE

E proprio su Grand Bahama Island sorge una delle nove proprietà della catena alberghier­a Viva Wyndham Resorts: l’all inclusive Viva Wyndham Fortuna Beach, di cui il Gruppo Alpitour ha l’esclusiva durante la stagione estiva. La struttura ha riportato danni di lieve entità, prevalente­mente qualche allagament­o nelle aree comuni e sradicamen­to di alcune zone dei giardini, ma comunque si è resa necessaria la chiusura temporanea soprattutt­o a causa delle condizioni dell’isola. Le attività dell’albergo saranno sospese sino al 10 dicembre 2019.“Altro resort che ha riportato danni minimi spiegano i rappresent­anti del Bahamas Tourist Office - è l’Old Bahama Bay Resort & Marina, che intende riaprire il primo novembre 2019.Anche il Flamingo Bay Hotel and Marina ha subito alcuni danni, ma sta riaprendo proprio in questi giorni”.

Numerose, invece, le strutture già del tutto operative, tra cui Bell Channel Inn, Castaways Resort & Suites, Coral Beach, Dolphin Cove, Mayfield Beach, Ocean Reef Resort e Royal Islander.

Tra le strutture ricettive che lavorano normalment­e il Melia Nassau Beach Resort, il Sandals Royal Bahamian e il Breezes Superclub, ma è aperto anche il Club Med Columbus Isle. L’ente, comunque, consiglia ai viaggiator­i di verificare direttamen­te con i tour operator la situazione delle strutture prenotate. Operativi anche i porti crocierist­ici, con la sola eccezione di Port of Freeport a Grand Bahama.

“A questo punto - spiega l’ente - la priorità è una sola: convincere i turisti che la cosa migliore che possano fare per aiutare il Paese è venirci in vacanza”. Solo così, finalmente, le Bahamas potranno rialzare la testa.

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 ??  ?? Isole intatte A parte le Abaco e Grand Bahama le altre 14 isole principali dell’arcipelago non sono state danneggiat­e: “Nassau Paradise Island e le Out Islands aspettano i visitatori a braccia aperte dice l’ente -, così come le altre”
Isole intatte A parte le Abaco e Grand Bahama le altre 14 isole principali dell’arcipelago non sono state danneggiat­e: “Nassau Paradise Island e le Out Islands aspettano i visitatori a braccia aperte dice l’ente -, così come le altre”

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