TTG Italia

La stagione della sofferenza

Il balneare italiano ha patito la concorrenz­a di destinazio­ni più competitiv­e che hanno ripreso la loro forza

- DI CRISTINA PEROGLIO

Un'estate tutta in salita quella vissuta dal mare Italia. Il Paese, vuoi per il maltempo, vuoi per il ritorno in auge di competitor che fino all'anno scorso erano pressoché usciti dalla mappa del turismo, esce dalla summer con le ossa un po' rotte e con un prodotto mare da ripensare.

“Non è stata una stagione facile sia per il maltempo di maggio, sia per il ritorno sulla scena di Turchia, Egitto e Tunisia che hanno tolto un po’ di volumi all’Italia”. Gino Acampora, player storico dell’inbound italiano, conferma l’andamento non proprio entusiasma­nte del mare Italia nell’estate 2019.“I Paesi concorrent­i - dice ancora Acampora - stanno uscendo con prezzi più vantaggios­i e aggressivi rispetto a noi. Speriamo che il Governo capisca qual è il peso reale del turismo”.

I NUMERI

Il primo a parlare di calo è stato Assoturism­o Confeserce­nti: il consuntivo dell’estate secondo l’associazio­ne mostra 2,3 milioni di presenze in meno rispetto al 2018, per un totale di 205,7 milioni di notti in Italia in alta stagione.

La contrazion­e maggiore riguarda il mercato italiano, che si ferma a 110 milioni di presenze (-1,6 milioni in meno sul 2018, positivo 1,5 per cento); gli stranieri si fermano a 95,8 milioni di presenze (-0,7 per cento), con una diminuzion­e di 696 mila unità.

“C’è ancora tanto da fare per stabilizza­re i flussi turistici verso l’Italia e per fidelizzar­e i visitatori” commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturism­o. Anche l’indagine di Confidustr­ia Alberghi sull’estate mostra quello che viene definito “un quadro complesso”. Dopo un avvio fortemente condiziona­to dal meteo,“la stagione sembrava orientata verso la giusta direzione - dice l’associazio­ne -: giugno ha registrato un +2,5 per cento in termini di occupazion­e sullo stesso mese del 2018, mentre luglio ha confermato il trend con un rallentame­nto, però, nella crescita”.

LO STOP

Ad agosto, una brusca battuta d’arresto ha fatto registrare un’inversione del trend.“Che il comparto balneare avrebbe subito un calo era abbastanza prevedibil­e con la riapertura di tante destinazio­ni nel Mediterran­eo (Egitto e Tunisia su tutte, ma anche Turchia) - spiega Filippo Pagliara, responsabi­le area incoming di Chiriatti Tour - . Destinazio­ni più competitiv­e del nostro mare Italia sia in termini di distanza dai maggiori bacini di utenza europei sia in termini di prezzo”.

I prezzi, insomma, entrano nel mirino degli stessi operatori inbound.“Il balneare è un comparto che quest’anno ha sofferto a livello Paese per l’aumento dei prezzi soprattutt­o nel Sud Italia, sproposita­ti per l’offerta e poco competitiv­i rispetto ad altre destinazio­ni” sottolinea Alessandro Crucianell­i, titolare di C.M. Viaggi. Il calo si è fatto registrare in tutta la Penisola, come conferma Julian Zappalà, sales manager di Dimensione Sicilia:“Siamo stati in linea con la situazione nazionale, e il balneare non ha raggiunto i risultati sperati”.

Un tentativo di spiegazion­e più articolata della frenata arriva da Marco Corbellini, titolare di Enoria Viaggi:“Da 30 anni a questa parte il ricettivo è in costante aumento e il bacino di utenza non sta al passo. Inoltre, l’Italia è cara e ci vediamo superare da Paesi come per esempio l’Albania, che fino a pochi anni fa non era considerat­a meta turistica, ma oggi va incontro a investimen­ti nuovi che permettono prezzi convenient­i”. Corbellini però è convinto che il plus dell’Italia sia un altro:“Il boom degli scorsi anni era frutto di una paura che va combattuta con il servizio e la qualità. Sarà la bellezza a salvarci”.

 ??  ?? Il prodotto cassaforte Prezzi poco competitiv­i e la riapertura di destinazio­ni come Egitto, Tunisia e Turchia obbligano a ripensare un prodotto tradiziona­lmente ‘cassaforte’ per l’estate italiana
Un problema nazionale L’andamento poco soddisface­nte ha coinvolto tutti i territori soprattutt­o nel mese di agosto Il mare Italia quest’anno ha subito la forte concorrenz­a delle mete delle altre sponde del Mediterran­eo
Il prodotto cassaforte Prezzi poco competitiv­i e la riapertura di destinazio­ni come Egitto, Tunisia e Turchia obbligano a ripensare un prodotto tradiziona­lmente ‘cassaforte’ per l’estate italiana Un problema nazionale L’andamento poco soddisface­nte ha coinvolto tutti i territori soprattutt­o nel mese di agosto Il mare Italia quest’anno ha subito la forte concorrenz­a delle mete delle altre sponde del Mediterran­eo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy