Giuseppe Pagliara delinea i progetti per l’inverno
La ricetta di Giuseppe Pagliara, fra nuove linee di prodotto e strategie in accordo con il piano industriale
Un anno fa sapevamo soltanto che il Gruppo Nicolaus aveva comprato il brand Valtur: strategia, posizionamento, prodotti e destinazioni con cui i fratelli Pagliara puntavano a rilanciare lo storico marchio erano ancora top secret.
Dodici mesi dopo, con la prima estate ormai alle spalle, Giuseppe Pagliara, ceo di Erregi Holding, può togliersi qualche soddisfazione: l’azienda di cui è alla guida ha raggiunto il risultato preventivato, ovvero 100 milioni di fatturato, il 30 per cento dei quali portati in dote proprio da Valtur.
“Avevamo due obiettivi quest'anno: portare Valtur sul mercato e farlo conoscere alle adv con un progetto economicamente sostenibile ma di qualità”. Su quest’ultimo aspetto, più che sui numeri, tiene a calcare la mano: “Non sacrifichiamo mai l’aspetto qualitativo perché il nostro progetto è a lungo termine”.
I NUMERI
L'estate è andata bene, anche se, ammette, “abbiamo dovuto rincorrere la stagione”. Il risultato è una crescita del 20 per cento su numero di passeggeri e ordini e il Mare Italia a guidare le prenotazioni con un peso sul fatturato totale del Gruppo del 70 per cento. L’Egitto in nove mesi di attività ha fatto incassare 12 milioni di euro, 6 quelli ricavati da Bodrum e Djerba.
E mentre si prepara il debutto, all’inizio di novembre, del prodotto Maldive, “dove abbiamo già un ottimo riscontro presso la distribuzione e i clienti finali perché le vendite sono aperte da agosto”, il t.o. ad oggi ha già in casa “l’8 per cento delle prenotazioni del 2020 di tutto il Gruppo”. Spenta la prima candelina, ora Valtur è pronto ad affrontare il secondo anno di vita, quello cruciale per dar prova di aver trovato il proprio mercato. In arrivo c’è la stagione invernale, dove Valtur debutterà a Zanzibar con il 5 stelle Fruit & Spice Wellness Resort, un prodotto di alto livello in linea con quello proposto alle Maldive.
A breve, inoltre, “annunceremo la nascita di una nuova linea di prodotto per Valtur”. Pochi i dettagli rilasciati per il momento: di certo si sa che si tratterà di un prodotto medio-alto con un costo leggermente superiore a quello standard, creato per offrire un’alternativa a quei clienti altospendenti che “ormai vogliono fare più vacanze durante l'anno anziché concentrare tutta la spesa in un solo viaggio”.
LA DIVERSIFICAZIONE
La scelta rientra in una strategia precisa che riguarderà sempre più sia Valtur sia Nicolaus: “Proseguiamo nella segmentazione del prodotto: guardiamo molto al target delle vacanze per adulti e per l’estate 2020 annunceremo una novità adults only”.
Intanto i Pagliara tengono monitorato il mercato: l’espansione sul Mar Rosso proseguirà e in Italia, profetizzano, “ci sarà un riassestamento dopo il caso Thomas Cook e la riapertura di alcune destinazioni: vedremo cosa succederà”.
Dopo la fase di start up, insomma, si inizia a guardare alla semina e a preparare il magazzino per il raccolto. Il Gruppo Nicolaus è già a break even e se “in questo primo anno la marginalità è stata sacrificata, fra tre anni ci aspettiamo un vero e proprio boom”. I conti sono in ordine e le casse ben pasciute:“Non ci sono operazioni in vista con le banche; per ora e abbiamo fondi a sufficienza per il progetto che stiamo portando avanti”.
Il messaggio al mercato è chiaro:“Valtur è un progetto a lungo termine: abbiamo scelto quali clienti seguire e non solo quelli di profilo medio. L'importante è rispettare la filiera: t.o., agenzie e alberghi, se si rompe questa, i clienti vanno online”.