L’autunno non decolla: i t.o. svelano i piani per fine anno
Si accentua il last minute e gli operatori si affidano a incentivazioni speciali per sostenere i mesi di spalla
Soddisfatti, ma non troppo. A qualche mese dalla grande abbuffata estiva, i tour operator italiani tornano a fare i conti con un ritardo nelle prenotazioni che spinge a ricorrere a promozioni particolari o a incentivazioni ad hoc per le agenzie. Nulla di insolito, potrà dire qualcuno, anche se il trend lamentato dalla maggior parte degli attori attivi sul nostro mercato, siano essi villaggisti o tour operator tailor made, quest’anno appare più accentuato rispetto alle stagioni passate, con un ricorso al last minute ancora più evidente. Una sorta di ritorno al passato, quando si rendevano necessarie incentivazioni speciali per riempire i mesi di spalla.
SITUAZIONE BLOCCATA
“Le prenotazioni stanno registrando una fase di stallo - conferma il direttore commerciale di Futura Vacanze, Giorgio Lotti -. Fortunatamente nei periodi di spalla possiamo contare sull’apporto dei gruppi, che contribuiscono a riequilibrare i numeri dell’autunno. Anche il periodo natalizio stenta a partire; gli italiani preferiscono trascorrere le festività in famiglia, riservandosi un’eventuale vacanza in Egitto o a Porto Santo a cavallo di Capodanno”. Un dato interessante, però, c’è e riguarda la vacanza sulla neve, tornata in grande spolvero: “Abbiamo esaurito la disponibilità al Futura Club Posta a San Vigilio di Marebbe in Alto Adige e viaggia spedito anche il Futura Style BV Majestic Dolomiti a San Martino di Castrozza”.
Intanto alla chiusura dell’anno fiscale Lotti stima un fatturato derivante dal solo prodotto Italia dai 60 ai 63 milioni di euro, con una marginalità che“quest’anno purtroppo è calata. Ritengo tuttavia che nel 2020 dovrebbe tornare a crescere, complice anche l’avvio dell’offerta all’estero che abbiamo introdotto dallo scorso aprile”.
Cambia l’operatore, ma non cambiano i toni: Ezio Birondi, amministratore delegato di Settemari, sottolinea un autunno caratterizzato da“un fortissimo ricorso alla prenotazione sottodata”, mentre una differenza si nota sul periodo festivo, che evidenzia un “ottimo Natale, sold out su diverse destinazioni, un Capodanno che invece mantiene il ritmo consueto e un’Epifania molto promettente a pari data”. Anche sul fronte delle destinazioni ‘top dell’inverno’ il trend è costante con Maldive, Kenya e Zanzibar in pole position, affiancati da un Mar Rosso che continua a bruciare le tappe di crescita.Tappe che dovrebbero portare alla chiusura dell’anno finanziario di Settemari a quota 97-98 milioni di euro di fatturato e a prevedere nel 2020 un incremento del 20 per cento circa.
In molti casi gli ambiziosi obiettivi di crescita sono improntati alla diversificazione dell’offerta e al lancio di nuove linee di prodotto da proporre alla clientela.
DIVERSIFICARE PER CRESCERE
Nel caso di Settemari si punta ad esempio ai Balance Club, mentre in casa Tui Italia si guarda con particolare attenzione all’offerta di strutture come il Paradise Club Shoni Bay di Marsa Alam, dove la cura per la clientela italiana è particolare. Perché, come conferma il direttore commerciale di Tui Italia Quirino Falessi,“uno dei temi fondamentali per non perdere competitività è quello di ampliare la gamma dell’offerta con soluzioni ad hoc per il nostro mercato”. E un altro tema importante riguarda il ritorno della richiesta di vacanza culturale: “In Egitto - dice Falessi - abbiamo assistito al risveglio della domanda di crociere sul Nilo, ragion per cui nel periodo natalizio abbiamo introdotto un full charter da Bergamo a Luxor con Albastar, in modo tale da proporre sette notti di crociera più eventuale estensione mare a Marsa Alam. Ma la domanda si muove bene anche su Marocco,Tunisia, Giordania e Israele e anche la Turchia è in recupero”.Alla strategia della diversificazione del prodotto si affiancano le promozioni speciali per incentivare l’early booking: nel caso di Tui Italia si tratta in genere di premiare un anticipo di 45 giorni, che in alcuni casi diventano solo 15.
Una voce un po’ fuori dal coro è quella di uno dei big player del mercato italiano: il direttore commerciale di Eden Viaggi, Angelo Cartelli, segnala infatti che “gli andamenti delle prenotazioni di fine anno e apertura 2020 sono assolutamente soddisfacenti e proseguono il trend positivo del
“Le prenotazioni autunnali hanno vissuto una fase di stallo. Bene invece il Capodanno sulla neve, che registra già adesso il tutto esaurito” GIORGIO LOTTI Direttore commerciale di Futura Vacanze
“Indocina, Myanmar, Africa Australe, Brasile, Nord Europa e Usa sono i prodotti più venduti per le festività. L’incremento medio di queste mete è del 6 per cento” MARCO PECI Direttore commerciale Quality Group
precedente anno fiscale. In particolare il ‘prenota prima’, relativo a tutte le prenotazioni che coprono il periodo fino ad aprile 2020, sta crescendo a doppia cifra”. Il successo potrebbe essere il frutto di una strategia che premia “in modo differenziato le vendite dei periodi di media e bassa stagione. Oltre a mettere a disposizione tariffe competitive offriamo alle agenzie di viaggi sistemi di remunerazione potenziati”. Un altro aspetto importante per spingere le vendite autunnali riguarda poi la formazione. In casa Eden Viaggi gli eventi, come sottolineato dal direttore marketing e comunicazione Tommaso Bertini, “avranno format diversi: alcuni permetteranno di approfondire le caratteristiche e le peculiarità di un singolo brand come nel caso degli eventi Emotion con cui presenteremo la filosofia di Made. Altri, invece, approfondiranno le conoscenze su tutti i marchi Eden, spaziando da Village a Ciao Club, da Margò a Made, e presenteranno le iniziative commerciali a supporto delle vendite 2020. Menzione speciale, infine, per i corsi di formazione in sede giunti alla 14esima edizione, con cui gli agenti potranno vivere tre giorni di formazione e divertimento direttamente presso la nostra sede di Pesaro”.
VACANZE TAILOR MADE
E i tour operator tailor made? Cambia la tipologia di prodotto, ma non cambia il trend. Secondo Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group,“le prenotazioni sono andate molto bene sino a fine agosto. Dopo c’è stato un rallentamento che oggi è quantificabile in circa il 12 per cento. Diciamo che i primi 9 mesi dell’anno sono andati molto bene in termini di vendite e prenotazioni, mentre registriamo ora un calo del booking”.
Gli fa eco Francesco Maio, direttore commerciale di Mappamondo, che si prepara a chiudere l’esercizio commerciale 2018-19 con un incremento di fatturato del 5 per cento.“Grazie alla ripresa della Thailandia e all’incremento dei numeri sulle Maldive ma anche sulle Filippine, i dati sia per l’autunno, sia per fine anno sono positivi e si prevede una crescita a doppia cifra anche nel 2020”.
Al termine dell’estate i player hanno dovuto fare i conti con un rallentamento del booking, in attesa della ripresa prevista per dicembre
Programmi potenziati, tariffe competitive e iniziative di formazione le strategie messe in campo per spingere la bassa stagione