T.o. e adv: così cambia il settore

Nonostante tutto, il bilancio continua a essere positivo. Tirando le somme del 2019 il comparto agenzie e tour operator è cresciuto sia dal punto di vista del numero che da quello degli addetti. A rivelarlo sono i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi sui dati del registro delle imprese.

Sul totale dell’Italia, il numero di tour operator e agenzie sale nel 2019 a quota 16.093, con un più 2,2 per cento sul 2018, quando il dato si era fermato a 15.751, e un non trascurabile +6,4 per cento rispetto al 2014, quando invece si registravano 15.130 tra adv e operatori. Ma ancora più marcata è la crescita degli addetti: se in un anno si è passati da 46.139 a 48.801, con un +5,8 per cento, sul quinquennio il dato è cresciuto di ben 15,3 punti percentuali. Dal punto di vista del numero di agenzie e t.o. il primato è del Lazio con 2.442 aziende. Un primo posto strappato alla Lombardia, seconda con 2.432 aziende. Una situazione invertita rispetto allo scorso anno, quando la Lombardia era prima con 2.423 imprese, staccando le 2.365 del Lazio; quest’ultima, in 12 mesi, è cresciuta del 3,3 per cento, mentre la Lombardia si è fermata a +0,4 per cento. Il minor numero di imprese a livello regionale si trova invece in Valle d’Aosta, a quota 32; a livello provinciale in fondo alla classifica ci sono le 14 unità di Isernia. Dal punto di vista delle variazioni percentuali rispetto allo scorso anno, il record positivo spetta alla Toscana, con un +5,7 per cento e alla provincia di Nuoro, con un +11,9; le flessioni più importanti si registrano invece nella Regione della Valle d’Aosta (8,6 per cento) e nella provincia di Ascoli Piceno (-7 per cento). Rispetto a cinque anni fa, la crescita maggiore a livello regionale è in Basilicata, con un +18 per cento; a livello provinciale, invece, domina Crotone con un +41,7 per cento. Il calo più significativo lo si registra in Piemonte, con un -2,1 per cento, e nella provincia di Savona, con un +19,4. F. Z.