TTG Italia

Il crac del big Uk non spaventa la Tunisia

-

L’uscita di scena di Thomas Cook potrebbe essere stata meno traumatica di quanto si pensa. Almeno per la Tunisia. Il ministro del Turismo René Trabelsi, intervenut­o al Wtm di Londra, ha affermato che in realtà, almeno per quanto riguarda il Paese nordafrica­no, l’impatto percepito avrebbe superato quello reale. Anzi, non è detto che gli spazi lasciati liberi da Thomas Cook non siano di spinta al comparto. Secondo quanto affermato dal ministro, l’ex colosso del turismo adottava una politica severa con i fornitori locali, sia per quanto riguarda gli standard sia dal punto di vista commercial­e. Il titolare del dicastero tunisino ha infatti affermato che il tour operator ormai fallito avva iniziato a chiedere l’esclusivit­à di alcune strutture, bloccando di fatto l’accesso ai competitor. Ora, con Thomas Cook fuori dai giochi, gli altri big europei possono investire più liberament­e e, stando a quanto affermato nel corso dell’evento londinese, non solo occupando gli spazi lasciati liberi dall’operatore, ma anche sfruttando il venir meno dei vincoli imposti. Da Tui a Jet2Holida­ys, fino a easy Jet Holidays, sono diversi i nomi che sono stati avanzati come possibili player pronti a subentrare a Thomas Cook. Dunque, anche se molti albergator­i, come rimarcato dallo stesso Trabelsi, sono rimasti spiazzati dal crac di Thomas Cook, gli obiettivi per la Tunisia guardano ancora al rialzo. Il Paese sta uscendo in queste stagioni dalle difficoltà degli ultimi tempi, sta vivendo un periodo di rilancio e non ha alcuna intenzione di perdere lo slancio accumulato nella rincorsa. Il mercato sta raccoglien­do l’eredità di Thomas Cook, ovvero gli spazi lasciati vuoti da un tour operator di primo piano nel panorama europeo. Superato lo shock iniziale, ora in molti sono pronti a cogliere le opportunit­à che si presentano.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy