I record di Norwegian Encore
Attenzione all’ambiente, servizi di qualità, tanto sport e intrattenimento: la nuova nave di Ncl è pronta a salpare
Una nave che segna la fine di un’epoca. Si chiama Encore, porta la firma di Ncl e sarà operativa da fine novembre per la stagione invernale. L’unità, 170mila tonnellate di stazza e una capacità di 3.998 passeggeri, è la diciassettesima e ultima della categoria Breakaway Plus ed è anche l’ultima costruita nei cantieri Meyer Werft. Il futuro della compagnia americana sarà infatti in Italia, con l’avvio delle produzioni con Fincantieri. Stop, dunque, fino al 2022 ai vari di nuove navi (ad eccezione di quelli di Regent e Oceania), poi si partirà con la Leonardo Class: sei unità più piccole, pensate per un massimo di 3.300 ospiti, in consegna tra il 2022 e il 2027, dal design innovativo ed elevata efficienza energetica.
I PRIMATI A BORDO
In attesa del domani, gli occhi sono puntati sull’Encore, che ha già messo a segno un paio di record. Dalla pista di go-kart più lunga al mondo che sia mai stata costruita su una nave da crociera, alla più grande laser-tag arena, passando per il Galaxy Pavilion, con un intrattenimento a base di realtà virtuale.
E ancora i musical come il pluripremiato ‘Kinky Boots’, nonché l’esperienza food con l’arrivo del ristorante italiano ‘Onda by Scarpetta’.Attenzione anche alla sostenibilità: Norwegian Encore è la prima della compagnia in cui sia stato azzerato l’utilizzo di bottiglie in plastica.“Con il nostro programma Sail & Sustain - sottolinea Francesco Paradisi, senior manager business development Italia - stiamo lavorando per ridurre l’impatto dei rifiuti, evitare gli sprechi alimentari e contenere i consumi”.
GLI ITINERARI
Dopo la crociera inaugurale da Bremerhaven a Southampton, Norwegian Encore andrà a Miami da dove, a partire dal 24 novembre, salperà per itinerari di sette giorni nei Caraibi orientali.“Da aprile 2020 partirà invece da New York alla volta di Bermuda, Canada e New England - spiega Paradisi -. Proseguiremo con l’inverno 2020 nei Caraibi occidentali fino a quando, nella primavera del 2021, sposteremo la nave sulla West Coast a Seattle, per crociere in Alaska”.
Ma qual è l’impatto che Encore avrà sul mercato? “A livello europeo - commenta Kevin Bubolz, vice president & managing director Europa di Ncl - questa nuova nave, la sesta basata nel Vecchio Continente, dà l’opportunità di crescere diversificando il prodotto”. E Paradisi aggiunge come Norwegian Encore accresca l’offerta di posti “fornendo al contempo un eccellente rapporto tra equipaggio e passeggeri e maggiori spazi, il tutto caratterizzato da un’atmosfera internazionale”.
Un prodotto, quello di Ncl, che però nel nostro Paese necessita ancora di essere ben spiegato alle adv, motivo questo che porta l’azienda a organizzare workshop e roadshow anche in partnership con compagnie aeree ed enti, senza contare la forza commerciale dei t.o. che - ognuno con le proprie peculiarità - propongono le crociere Ncl, a volte partendo proprio da esse per costruire l’intero pacchetto.
“Per quest’anno il nostro obiettivo sulla Penisola è aumentare le vendite almeno del 20 per cento - dichiara Paradisi -. Rispetto a prima, gli italiani ci chiedono sempre più il lungo raggio, tanto che siamo a un 40 per cento contro un 60 per cento di domanda per l’Europa”.
UNO SGUARDO ALLA FLOTTA
Dando uno sguardo alle altre unità, da segnalare che il progetto ‘The Norwegian Edge’ per il rinnovamento della flotta rimetterà in mare la Spirit a partire da febbraio 2020. Con un investimento da 100 milioni di dollari, la nave opererà in Asia,Africa ed Europa.
“La scelta di tenere in flotta una nave più anziana è dovuta al desiderio di associarla a itinerari di scoperta e più particolari” chiarisce Paradisi. E tra questi figureranno il circolare Cina-Giappone e il Sudafrica a partire dal prossimo inverno.
Fondamentali rimangono, poi, la Escape per le città del Baltico e la Getaway per il Mediterraneo con partenza da Civitavecchia che, come conclude Paradisi,“ha dato modo di catturare la clientela del Nord Italia per la quale, non avendo partenze da Genova, non riuscivamo a essere interessanti”.