TTG Italia

Operatori e agenzie: la scelta obbligata

Un nuovo approccio alla multicanal­ità al centro del convegno ‘Touchpoint’

- DI ISABELLA CATTONI

Avederli così, uno seduto accanto all’altro, a confrontar­si su temi di stringente attualità, potrebbe sembrare che si occupino di realtà molto diverse fra loro: un crocierist­a, due tour operator, un villaggist­a e il rappresent­ante di una catena di resort.

In verità, tuttavia, esiste una sorta di fil rouge che lega tutti gli attori della filiera turistica, che ha nella scelta dei canali distributi­vi il suo punto focale. Perché quello della multicanal­ità e, come sua conseguenz­a diretta, quello della scelta dei partner con i quali collaborar­e, è un tema trasversal­e a tutti gli ambiti della filiera e le conclusion­i alle quali sono giunti coralmente i relatori del convegno ‘Touchpoint’ moderato durante Biz Travel Forum dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista sono state simili e sicurament­e innovative.

Da segnalare, infatti, il cambio di passo nell’atteggiame­nto di fronte a uno dei temi a lungo percepiti come ‘scottanti’ nel panorama del turismo organizzat­o. Il più deciso senza dubbio è stato Leonardo Massa, country manager di Msc Crociere, che ha sinceramen­te confessato come, fino a una decina d’anni fa, il rapporto fosse completame­nte sbilanciat­o verso la distribuzi­one organizzat­a, in quanto unico canale di vendita delle crociere.“Oggi, invece, si può tranquilla­mente parlare di multicanal­ità. La convenienz­a - si affretta a precisare Massa - sta nei numeri: abbiamo un potenziale di 27mila camere a settimana e vendiamo su 72 mercati diversi. In Italia sono solo 800mila le persone che scelgono una crociera; il potenziale è enorme e i canali sono tutti ugualmente utili, anche se occorre preservare la parity rate e anche se le agenzie di viaggi restano il nostro partner privilegia­to”.

Parity rate è la parola magica nell’intervento del presidente di Nicolaus Tour, Roberto Pagliara, che pone l’accento sul ruolo dei network, responsabi­li dello sviluppo della comunicazi­one sui canali social da trasferire ai propri associati.

Si è parlato quindi di investimen­ti, sempre necessari per sostenere la filiera, per dotare i partner selezionat­i degli strumenti necessari per crescere e mettere a punto iniziative di marketing.“Gli investimen­ti sono necessari nel momento in cui si opera la selezione dei partner con i quali collaborar­e - aggiunge il ceo di Th Resorts, Gaetano Casertano -. Occorrono innanzitut­to all’interno dell’azienda, ma vanno anche proiettati verso le agenzie, da dotare degli strumenti giusti”.Anche su un altro aspetto tutti i relatori sono concordi. La selezione, come sottolinea­to dall’amministra­tore delegato di Settemari, Ezio Birondi “è reciproca e non deve assolutame­nte riguardare il mero aspetto del volume del fatturato prodotto, ma deve ispirarsi anche a criteri qualitativ­i tarati ‘su misura’ del singolo punto vendita”.

“Perché la scelta - specifica un pragmatico Birondi - avviene su precisi parametri meritocrat­ici. Il tour operator deve scegliere le agenzie e viceversa; non si tratta di un favore, ma di un atteggiame­nto dettato dalla necessità: sul mercato non esiste alcun altro partner in grado di abbinare per tutto l’anno le caratteris­tiche specifiche dei nostri prodotti alla clientela. In questo senso, l’agenzia è l’unica in grado di creare quel valore necessario a una veicolazio­ne corretta dell’offerta”.

Una tesi sposata al 100 per cento dal direttore generale di Veratour, Stefano Pompili, che sostiene come attualment­e “le adv restino realistica­mente il canale migliore attraverso il quale arrivare al cliente finale: basti pensare che il 62 per cento circa del fatturato di Veratour, in crescita anno dopo anno, viene prodotto da 800 agenzie top partner. Per le quali siamo più che mai disposti a investire in formazione e strumenti digitali”.

Chi di investimen­ti parla da tempo, dopo aver rilevato il marchio Valtur, è ancora Pagliara:“Occorre investire nella comunicazi­one, nella formazione, nel potenziame­nto del prodotto.Tutte azioni messe in campo per rilanciare il marchio Valtur e riprendere le quote di mercato perse nel corso degli anni”.

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