I fronti di Grimaldi Lines
Dalla destagionalizzazione ai rapporti con le adv: la compagnia si muove su più strade
Grimaldi Lines chiude positivamente il 2019 e coglie l’occasione per suonare la sveglia ad agenzie, network e destinazioni turistiche.A livello di numeri solo buone notizie dalla compagnia napoletana, in uno stato di salute opposto rispetto al principale competitor, alle prese con un momento di difficoltà.
I NUMERI
“Arriviamo da un 2019 complicato per il mercato, ma chiuderemo con una crescita passeggeri in doppia cifra, dai 4,2 milioni del 2018” ha testimoniato Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi e delle controllate Minoan Lines e Finnlines.
“Sono tornate alla grande mete come l’Egitto e la Turchia, che hanno dimostrato di avere un buon prodotto ma anche di saper fare marketing. Da noi si fatica ancora a promuovere a dovere la destinazione Italia in accordo con le Regioni”.
Prendiamo la Sardegna.“Noi abbiamo registrato 120mila pax in più, ma il problema ancora irrisolto della regione è destagionalizzare gli arrivi. Per farlo, però, servono eventi e attrazioni tutto l’anno, perché il mare da solo può trainare solo alcuni mesi”.
L’amministrazione del presidente Solinas ha risposto con 4 milioni di euro di dotazione per partecipare a eventi e fiere. Un buon segnale, che però naturalmente non basta.
ONLINE E OFFLINE
Poi c’è il tema dei canali di vendita.“Le vendite dirette, sommate a quelle veicolate dalle Ota, ormai superano il 50 per cento del totale - ha spiegato senza mezzi termini Francesca Marino -. Quindi le agenzie fisiche sono ancora molto importanti, ma non possiamo nascondere che il trend di crescita più veloce sia quello delle Ota, che sfruttano l’immediatezza della comparazione di offerte a vantaggio degli utenti”.
Non a caso, da due anni a questa parte Grimaldi investe in una pianificazione pubblicitaria specifica sulla Rete, in collaborazione con Google e YouTube, che già nel 2018 aveva raggiunto 2,5 milioni di visualizzazioni e 1.600 conversioni.
APPELLO AI NETWORK
E qui entrano in ballo i network, mediatori “naturali” tra il prodotto turistico e il meglio della distribuzione sul territorio.“A loro rivolgiamo un invito aperto: cerchiamo di lavorare meglio insieme e di concentrarci sulla qualità spiega Marino -. Noi collaboriamo con tutti, ma investire sui network ha senso se questi davvero fanno emergere il valore aggiunto che la agenzie possono mettere a disposizione. Se i rapporti servono solo a definire il livello di overcommission, che in alcuni casi neppure arriva agli agenti, si fa poca strada” è il concetto espresso dal direttore passeggeri della compagnia.
Dal canto suo, Grimaldi ci mette un prodotto sempre più trasversale come target e tanta attenzione alla sostenibilità. Su 130 navi, infatti, 101 già rispondono alla normativa europea Imo 2020 sulle emissioni ed è pronta l’innovativa Cruise Roma, a emissioni zero in porto.
ATTRACCALIBRO
Rinnovato inoltre l’accordo con Giunti Editore per l’iniziativa destinata ai ragazzi“Attraccalibro”, in arrivo il tour in monopattino per chi sbarca a Barcellona e presto potrebbero essere svelate alcune novità a livello di rotte. Ma si tratterà di scelte di mercato, che per ora non hanno niente a che fare con la nuova convenzione di continuità territoriale verso la Sardegna, in vigore con l’estate 2020, benché si attenda ancora il bando ufficiale.“Su quel tema possiamo solo dire che monitoriamo la situazione, ma siamo a favore del modello spagnolo - conclude Marino -, quello in cui i contributi vanno direttamente ai passeggeri e non alle compagnie”.