Ixpira, le agenzie e la filosofia dell’alternativa
“Lavoriamo da due anni, cresciamo il giusto e siamo molto aggressivi”: Guy Luongo (nella foto a destra con il d.g. Marco Aldo Paghera) è stato per molto tempo in Albatravel prima di fondare, nel 2017, Ixpira, piattaforma b2b che lavora con la distribuzione sia in forma tradizionale che via Xml. Alla presentazione della società di cui è ceo, ormai 24 mesi fa, aveva tracciato in modo lineare il percorso che intendeva seguire: diventare “l’azienda di riferimento per il mercato trade e un’alternativa alle grosse Ota, in grado di garantire un contrattazione alla pari”. Un biennio dopo, il messaggio è sempre lo stesso: “Vogliamo essere la prima scelta per la prenotazione b2b degli hotel italia- ni”. A essere cambiate, però, sono le cifre. Ixpira oggi lavora con tremila adv italiane, ha uno staff di 50 persone in continua espansione, filiali operative a Roma, Messina, Tirana, Kuala Lumpur e prossimamente in Giappone. Gestisce 150mila prenotazioni l’anno e ha un business plan che prevede il raddoppio del fatturato almeno fino al 2021, quando l’obiettivo è toccare quota 150 milioni. Considerato che il 2019 si chiuderà intorno ai 34 milioni, destinati a diventare 70 l’anno prossimo, “stiamo raggiungendo gli obiettivi prefissati: siamo fortemente legati al territorio, filosofia che già c’era in Albatravel e che noi abbiamo estremizzato”. La strategia poggia su una colonna fondamentale: la contrattazione diretta con gli alberghi italiani. “Per ora ne abbiamo mille, che diventeranno circa 8mila nel giro dei prossimi tre anni assicura Luongo -. In Italia l’80 per cento degli hotel è ancora indipendente, pensiamo ci sia spazio per noi”. E infatti dal prossimo gennaio la squadra Ixpira inizierà un calendario di incontri che coinvolgerà anche gli hotel in ogni parte d’Italia. “Andremo anche in quelle periferiche perché questo ci chiedono le adv: copertura geografica, oltre al prezzo”. O. D.