Villaggista controcorrente
Una voce fuori dal coro è infine quella di Veratour, che nel 2019 su Cuba ha registrato una crescita del 19 per cento e che ha ricavato dai Caraibi in generale il 19 per cento circa dell’intero fatturato. “Il 2020 - spiega il direttore commerciale, Massimo Broccoli (nella foto) - è partito in maniera più lenta a causa soprattutto del diverso calendario del mese di aprile, ma i dati di vendita dei primi tre mesi sono positivi”. Chi sceglie Cuba e i Caraibi in generale è per Veratour un cliente “votato al relax e alla possibilità di godere delle spiagge più belle al mondo. Su Cuba tuttavia esiste un forte orientamento a dedicare una parte della vacanza alla visita de L’Avana. In parte minore, ma comunque in crescita la percentuale di clientela che vuole mixare il soggiorno balneare con il tour dell’Isola. “Chi si reca a Cuba è consapevole che la situazione del Paese può condizionare la fruizione di certi servizi, questo grazie anche al supporto delle agenzie che sanno ben spiegare la meta ai clienti interessati ad andarci”. In conclusione, “chi si reca a Cuba conosce la sua storia e la situazione ed è pertanto preparato a sapere che non può trovare quel livello di servizi e di comfort facilmente reperibili in altre aree dei Caraibi, ma nonostante questo l’isola resta una meta di grande fascino per i nostri clienti”.