TTG Italia

Il volo alto di Malpensa

Lo scalo archivia un anno record, ma non si ferma: i progetti per aumentare l’attrattivi­tà

- DI ADRIANO LOVERA

Malpensa va a gonfie vele e spinge in alto il turismo milanese. E l'hub del Nord Ovest può definitiva­mente mettere in soffitta gli anni difficili del recente passato, ritornando al suo ruolo di aeroporto di riferiment­o.

L’anno appena concluso ha incoronato il principale scalo lombardo con dati record: 28,8 milioni di passeggeri nel 2019, pari a una crescita annua del 16,7 per cento.

IL PARAGONE CON L’EXPO

Per dare un’idea delle proporzion­i, sono 10 milioni i pax in più rispetto al 2015, anno del memorabile Expo. Certo, al risultato ha contribuit­o lo spostament­o di traffico dovuto ai mesi di chiusura di Linate. “Ma al netto di questo effetto, la performanc­e di Malpensa è stata almeno del 10 per cento in più” ha spiegato recentemen­te Armando Brunini, amministra­tore delegato di Sea, il cui polo aeroportua­le complessiv­amente ha trasportat­o 35 milioni di passeggeri.

Su Malpensa scommetton­o in tanti, essendo ormai la porta privilegia­ta d’ingresso (e d’uscita) di tutto il Nord-Ovest della Penisola, e nel 2019 sono arrivati 13 nuovi collegamen­ti. Si va dalle new entry americane Los Angeles e San Francisco, targati Air Italy, fino al Mosca di S7. Il lungo raggio ha un ruolo determinan­te ed è “benedetto” dall’intero territorio, perché fa arrivare a Milano e in Lombardia i turisti “top spender”.

TURISTI BIG SPENDER

Basti osservare i dati dello shopping tax free, che vedono in testa cinesi, americani, russi, sudcoreani e taiwanesi. Sul fronte long haul, Malpensa quest’anno accoglie tre nuove destinazio­ni interconti­nentali come Taipei di Eva Air,Tokyo con All Nippon e il Bahrein con Gulf Air. E grazie ai recenti accordi siglati da un lato da Governo ed Enac con le contropart­i cinesi, dall’altro da Sea e lo Xianyang Internatio­nal Airport, nel giro di un biennio l’aeroporto sarà tra i più collegati in Europa con la Cina.

IL SEGMENTO LOW COST

Ma in realtà sullo scalo varesino investono anche le low cost per il medio e corto raggio. EasyJet,“padrona” del Terminal 2, ha appena posizionat­o un nuovo Airbus A321 (30 per cento di posti in più rispetto al vecchio A320) e annunciato nuove rotte estive per l’Est Europa, ma soprattutt­o la riapertura di Sharm elSheikh e la replica di alcune rotte tradiziona­lmente invernali, come Marsa Alam e Fuertevent­ura. Mentre Ryanair da marzo ritorna a collegare la Grecia (Kalamata), in estate mette in connession­e Alghero e ha presentato una corposa offerta estiva, con la novità Manchester e il potenziame­nto di tante destinazio­ni.

GLI EFFETTI SUL TERRITORIO

Un fermento che si riflette sul successo turistico della regione e di Milano in particolar­e, che sempre di più si prende il ruolo di destinazio­ne a tutto tondo, non solo capitale degli affari e dello shopping. Nel 2019 quasi 11 milioni di turisti hanno visitato l’area metropolit­ana, +9,2 per cento rispetto al 2018, secondo dati diffusi dal Comune. E di questi, 7,5 milioni erano diretti esclusivam­ente nel capoluogo, con i picchi di presenze registrati a settembre, ottobre e dicembre, e una quota di stranieri almeno del 50 per cento.

PIANO INDUSTRIAL­E IN ARRIVO

È sufficient­e? No di certo, perché l'assetto complessiv­o del polo aeroportua­le milanese è ancora in divenire. La crescita per il 2020 dovrebbe continuare,“anche se a ritmo meno sostenuto” ha detto ancora l’a.d. Brunini.A febbraio sarà pronto il nuovo piano industrial­e, ma sui contenuti vige, per ora, il no comment.

Sul tavolo delle discussion­i con istituzion­i e partner industrial­i c'è il tema nevralgico delle infrastrut­ture, indispensa­bili per ragionare sul lungo periodo e farsi trovare pronti per appuntamen­ti come le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026.A Linate arriverà la metropolit­ana. E con questo, lo scalo cittadino si pone al pari delle principali città europee.

I NODI DA SCIOGLIERE

Malpensa invece ha bisogno di collegamen­ti più veloci. Se ne parla da tempo e resta valida l’ipotesi di portare l’alta velocità, ma Ferrovie dello Stato non sembra aver fretta di accelerare. Rfi ha invece confermato la disponibil­ità a procedere con i potenziame­nti di alcuni nodi regionali, come quello di Gallarate.

Dal punto di vista societario, infine, è tornata nel cassetto ma potrebbe sempre riemergere l’ipotesi di fusione con Sacbo, che controlla Orio al Serio, di cui Sea possiede già il 30 per cento. Un’eventualit­à per la quale ci sono molti punti da chiarire. Ma dal punto di vista del capitale avrebbe senz’altro senso un maxi polo aeroportua­le piantato in mezzo alla regione. Una decisione, però, su cui peseranno anche le ragioni politiche e non solo quelle economiche.

 ??  ?? Nei prossimi giorni verrà alzato il velo sul nuovo piano industrial­e messo a punto nei mesi scorsi, che consentirà al sistema aeroportua­le di affrontare una nuova fase di crescita
Le novità Quest’anno arriverann­o tre nuovi collegamen­ti interconti­nentali: si va dal volo Eva Air da Taipei al nuovo collegamen­to All Nippon su Tokyo fino al ritorno di Gulf Air e la rotta sul Bahrein
Nei prossimi giorni verrà alzato il velo sul nuovo piano industrial­e messo a punto nei mesi scorsi, che consentirà al sistema aeroportua­le di affrontare una nuova fase di crescita Le novità Quest’anno arriverann­o tre nuovi collegamen­ti interconti­nentali: si va dal volo Eva Air da Taipei al nuovo collegamen­to All Nippon su Tokyo fino al ritorno di Gulf Air e la rotta sul Bahrein

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy