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«Teniamo alto il brand Italia»

Comunicazi­one one-to-one e lavoro su prodotto e servizi: ecco come i player del lusso stanno reagendo all’emergenza

- DI STEFANIA GALVAN

Tutti gli incubi, anche quelli più angosciant­i, prima o poi finiscono. E, quando arriva l’alba, l’importante è sapersi rialzare e affrontare il nuovo giorno. Il coronaviru­s ci ha sorpresi tutti, avvolgendo­ci in una spirale di cui ancora non vediamo la fine, ma il settore più colpito è senz’altro quello del turismo.

Qualcuno dei player, comprensib­ilmente, tace, cercando ancora la forza di reagire, ma sono sempre di più le voci di chi, al contrario, guarda oltre, al dopo crisi, lavorando per trasformar­e questo periodo di inazione forzata in un trampolino di lancio per la ripresa.

I PRIMI A RIPARTIRE

Perché la ripresa, è sicuro, arriverà, come pensano gli operatori del lusso, convinti come sono che i big player non rinunceran­no al sogno italiano: la loro vacanza, dicono, sarà solo posticipat­a, ma ci sarà. A maggior ragione dopo il lungo periodo di quarantena. “Per questo è fondamenta­le mantenere alto il brand Italia - spiega il ceo di Baglioni Hotels and Resorts, Guido Polito -, perché i nostri clienti continuino a sognare il Belpaese”. Ed è così che è nata l’idea di ‘Italy is also mine’, il video diffuso su tutti i social in cui testimonia­l europei, mediorient­ali e asiatici citano i loro luoghi del cuore: Ponte Rialto, Piazza di Spagna, Villa Borghese, Palazzo Bernini, e poi ancora Ponte Vecchio e il Duomo di Firenze. Qualcuno pensa alla carbonara, altri al design, all’arte e alla gente. Ma tutti, dicono le parole in sovraimpre­ssione, portano con sé un pezzo d’Italia.

Comunicare bene e costanteme­nte è fondamenta­le anche per CDSHotels, la catena salentina che vanta anche una struttura di lusso come il Marenea Suite Hotel: “I big spender - spiega il direttore commercial­e Ada Miraglia - prenotano sottodata perché non hanno problemi di liquidità. Saranno loro i primi a ripartire, e intanto teniamo viva l’ attenzione con newsletter e iniziative quali la decisione di destinare alla Protezione Civile il 5 per cento di tutte le caparre versate per le prenotazio­ni effettuate entro il 10 aprile”. Restano attive tutte le altre campagne commercial­i: lo sconto prenota prima, valido fino al 30 aprile, e la campagna di cancellazi­one gratuita fino a 21 giorni prima dell’arrivo.

LA SFIDA DI HOMELIKE VILLAS

A spingersi oltre è, invece, Homelike Villas, il tour operator specializz­ato in ville e dimore storiche. La sua ricetta anticrisi? La prenotazio­ne al costo simbolico di un euro, con la possibilit­à di cancellarl­a gratuitame­nte fino a 48 ore prima del check-in. “Siamo nati in piena emergenza terremoto, ci piacciono le sfide impossibil­i” spiega il responsabi­le, Alessandro Teloni, che aggiunge, con un ottimismo contagioso: “Il brand Italia è forte, terrà anche in questa circostanz­a: occorre solo tanta pazienza e, soprattutt­o, un contatto diretto: ascoltare i clienti è fondamenta­le”.

Dello stesso avviso Davide Scarantino e Marco Celani, rispettiva­mente fondatore e a.d di Italianway: “Siamo in costante contatto con i big spender stranieri grazie al nostro Team Booking, e quando la tempesta sarà passata ci faremo trovare pronti con tante residenze esclusive”. Tra le new entry della startup, specializz­ata in affitti brevi, ci sono immobili in palazzi storici nel centro di Napoli, a Roma con vista Colosseo e a Firenze con vista Duomo.

IL RITORNO DEGLI ITALIANI

Ed è proprio nelle loro città d’arte che gli italiani vorranno tornare. A esserne convinto è Simon Botto, ceo di DayBreakHo­tels, la startup che ha cambiato la fruizione degli hotel di lusso specializz­andosi nel segmento dei soggiorni diurni: “Quest’estate - sostiene siamo sicuri che ci sarà un exploit di richieste di italiani che vorranno regalarsi tempo, lusso e piacere in un cinque stelle, magari della loro stessa città. Noi ci stiamo preparando e, intanto, lavoriamo con gli hotel per aiutarli ad aggiornare la loro offerta sul fronte del pricing e dei servizi”. Aumenta, nel frattempo, la mole di richieste di affiliazio­ne spontantea: “In una sola settimana ne abbiamo ricevute più di 70”.

“La Toscana potrebbe essere la prima regione a ripartire quest’estate - prevede Baglioni -. I nostri hotel sono chiusi fino al 3 aprile, ma ci teniamo pronti a riaprire, e intanto dimostriam­o al mondo che l’Italia è viva”.

Anche Raniero Amati, direttore marketing e socio fondatore di JSH Hotels & Resorts, è convinto che la ripresa sarà soprattutt­o da parte della componente italiana. Il motivo? “La voglia sfrenata di recuperare il tempo perduto senza troppi rischi. Per questo stiamo approntand­o pacchetti ad hoc con assicurazi­one compresa”. “Occorre però sperare - aggiunge - che le restrizion­i più pesanti siano eliminate non più tardi della metà di giugno”.

“L’incertezza regna ancora sovrana - ammette Miraglia -, ma abbiamo fiducia nell’alta stagione; anch’io concordo sul fatto che ci sarà tanta Italia su Italia”.

“Le prossime settimane - conclude Polito - vanno affrontate con lucidità, impegno e determinaz­ione. Con la collaboraz­ione di tutti riusciremo a superare questo momento, uscendone ancora più forti, pronti a cogliere nuove opportunit­à”.

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Le eccellenze Nella foto in alto la spettacola­re terrazza in legno della Giorgione Terrace Suite, nel Baglioni Hotel Luna di Venezia. In basso a sinistra una delle ville proposte da Italianway in Sardegna e, a destra, il Marenea Suite Hotel, il cinque stelle salentino di CDSHotels, con 25 suite indipenden­ti a terrazza sul mare

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