«Teniamo alto il brand Italia»
Comunicazione one-to-one e lavoro su prodotto e servizi: ecco come i player del lusso stanno reagendo all’emergenza
Tutti gli incubi, anche quelli più angoscianti, prima o poi finiscono. E, quando arriva l’alba, l’importante è sapersi rialzare e affrontare il nuovo giorno. Il coronavirus ci ha sorpresi tutti, avvolgendoci in una spirale di cui ancora non vediamo la fine, ma il settore più colpito è senz’altro quello del turismo.
Qualcuno dei player, comprensibilmente, tace, cercando ancora la forza di reagire, ma sono sempre di più le voci di chi, al contrario, guarda oltre, al dopo crisi, lavorando per trasformare questo periodo di inazione forzata in un trampolino di lancio per la ripresa.
I PRIMI A RIPARTIRE
Perché la ripresa, è sicuro, arriverà, come pensano gli operatori del lusso, convinti come sono che i big player non rinunceranno al sogno italiano: la loro vacanza, dicono, sarà solo posticipata, ma ci sarà. A maggior ragione dopo il lungo periodo di quarantena. “Per questo è fondamentale mantenere alto il brand Italia - spiega il ceo di Baglioni Hotels and Resorts, Guido Polito -, perché i nostri clienti continuino a sognare il Belpaese”. Ed è così che è nata l’idea di ‘Italy is also mine’, il video diffuso su tutti i social in cui testimonial europei, mediorientali e asiatici citano i loro luoghi del cuore: Ponte Rialto, Piazza di Spagna, Villa Borghese, Palazzo Bernini, e poi ancora Ponte Vecchio e il Duomo di Firenze. Qualcuno pensa alla carbonara, altri al design, all’arte e alla gente. Ma tutti, dicono le parole in sovraimpressione, portano con sé un pezzo d’Italia.
Comunicare bene e costantemente è fondamentale anche per CDSHotels, la catena salentina che vanta anche una struttura di lusso come il Marenea Suite Hotel: “I big spender - spiega il direttore commerciale Ada Miraglia - prenotano sottodata perché non hanno problemi di liquidità. Saranno loro i primi a ripartire, e intanto teniamo viva l’ attenzione con newsletter e iniziative quali la decisione di destinare alla Protezione Civile il 5 per cento di tutte le caparre versate per le prenotazioni effettuate entro il 10 aprile”. Restano attive tutte le altre campagne commerciali: lo sconto prenota prima, valido fino al 30 aprile, e la campagna di cancellazione gratuita fino a 21 giorni prima dell’arrivo.
LA SFIDA DI HOMELIKE VILLAS
A spingersi oltre è, invece, Homelike Villas, il tour operator specializzato in ville e dimore storiche. La sua ricetta anticrisi? La prenotazione al costo simbolico di un euro, con la possibilità di cancellarla gratuitamente fino a 48 ore prima del check-in. “Siamo nati in piena emergenza terremoto, ci piacciono le sfide impossibili” spiega il responsabile, Alessandro Teloni, che aggiunge, con un ottimismo contagioso: “Il brand Italia è forte, terrà anche in questa circostanza: occorre solo tanta pazienza e, soprattutto, un contatto diretto: ascoltare i clienti è fondamentale”.
Dello stesso avviso Davide Scarantino e Marco Celani, rispettivamente fondatore e a.d di Italianway: “Siamo in costante contatto con i big spender stranieri grazie al nostro Team Booking, e quando la tempesta sarà passata ci faremo trovare pronti con tante residenze esclusive”. Tra le new entry della startup, specializzata in affitti brevi, ci sono immobili in palazzi storici nel centro di Napoli, a Roma con vista Colosseo e a Firenze con vista Duomo.
IL RITORNO DEGLI ITALIANI
Ed è proprio nelle loro città d’arte che gli italiani vorranno tornare. A esserne convinto è Simon Botto, ceo di DayBreakHotels, la startup che ha cambiato la fruizione degli hotel di lusso specializzandosi nel segmento dei soggiorni diurni: “Quest’estate - sostiene siamo sicuri che ci sarà un exploit di richieste di italiani che vorranno regalarsi tempo, lusso e piacere in un cinque stelle, magari della loro stessa città. Noi ci stiamo preparando e, intanto, lavoriamo con gli hotel per aiutarli ad aggiornare la loro offerta sul fronte del pricing e dei servizi”. Aumenta, nel frattempo, la mole di richieste di affiliazione spontantea: “In una sola settimana ne abbiamo ricevute più di 70”.
“La Toscana potrebbe essere la prima regione a ripartire quest’estate - prevede Baglioni -. I nostri hotel sono chiusi fino al 3 aprile, ma ci teniamo pronti a riaprire, e intanto dimostriamo al mondo che l’Italia è viva”.
Anche Raniero Amati, direttore marketing e socio fondatore di JSH Hotels & Resorts, è convinto che la ripresa sarà soprattutto da parte della componente italiana. Il motivo? “La voglia sfrenata di recuperare il tempo perduto senza troppi rischi. Per questo stiamo approntando pacchetti ad hoc con assicurazione compresa”. “Occorre però sperare - aggiunge - che le restrizioni più pesanti siano eliminate non più tardi della metà di giugno”.
“L’incertezza regna ancora sovrana - ammette Miraglia -, ma abbiamo fiducia nell’alta stagione; anch’io concordo sul fatto che ci sarà tanta Italia su Italia”.
“Le prossime settimane - conclude Polito - vanno affrontate con lucidità, impegno e determinazione. Con la collaborazione di tutti riusciremo a superare questo momento, uscendone ancora più forti, pronti a cogliere nuove opportunità”.