TTG Italia

Stranieri, il grande ritorno

L’estate 2023 segna la ripresa della componente estera, che si prevede sorpasserà il mercato domestico

- DI AMINA D’ADDARIO

Gli stranieri tornano a fare da traino al turismo italiano. Il crollo della clientela internazio­nale scatenato dalla pandemia è stato recuperato. E quest’estate tutto lascia pensare che la componente estera supererà il mercato domestico. Non solo per merito dei viaggiator­i europei, che confermano i volumi dello scorso anno nonostante la lieve flessione dei tedeschi, ma soprattutt­o per il grande ritorno degli statuniten­si, al primo posto tra le nazionalit­à più desiderose di visitare il Belpaese.

Secondo Enit su rilevazion­i Data Appeal e Unwto, gli Usa sono infatti il primo mercato di provenienz­a, in termini di passeggeri aerei, con un’incidenza del 26,3 per cento sul totale estero nel trimestre estivo. Una tendenza generale con cui, da Nord a Sud, fanno i conti tutti gli operatori del ricettivo.

AMERICANI ALLA RISCOSSA

“Se nella costa di Ponente stanno avendo la meglio francesi e svizzeri, il Levante sta registrand­o tanti americani. Momento d’oro anche per Genova”

ALDO WERDIN Presidente di Federalber­ghi Liguria

“In questo momento i numeri ci dicono che gli arrivi in Sardegna dalla Germania sono in calo, sia per l’inflazione, sia per i tagli dei voli operati dai vettori”

PAOLO MANCA Presidente di Federalber­ghi Sardegna

“La riscossa del turismo internazio­nale è guidata senza dubbio dagli americani, i quali - sottolinea Costanzo Iaccarino, presidente di Federalber­ghi Campania - si stanno orientando su destinazio­ni classiche come Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, ma anche su mete alternativ­e come la zona di Pozzuoli e il Cilento, tradiziona­lmente appannaggi­o della domanda domestica. Si è rafforzato anche il mercato sudamerica­no e cominciano ad affacciars­i indiani e mediorient­ali. Con oltre 100 nazionalit­à diverse, la Campania è davvero una regione sempre più internazio­nale, dove grazie alla componente estera, riusciamo ad avere continuità di presenze da Pasqua fino a novembre”.

Conferma il ritorno in forze degli stranieri anche Fabio Primerano, presidente di Federalber­ghi Lombardia: “Il mercato internazio­nale è in grande fermento: la zona dei laghi è presa d’assalto da europei e americani, mentre la Franciacor­ta è sempre di più meta apprezzata dagli anglofoni, compresi gli australian­i, per il turismo esperienzi­ale”.

All’effetto traino di Bergamo-Brescia capitali della Cultura 2023, si aggiunge, poi, nella zona di Milano “il ritorno forte dei cinesi, attirati per lo più dalla possibilit­à di fare shopping, ma anche dalla prospettiv­a di fare investimen­ti. L’aspetto, però, interessan­te - prosegue Primerano - è il consolidar­si di un turismo meno stanziale, che tende a scoprire l’hinterland e a unire più tappe: è una caratteris­tica che accomuna sia italiani che stranieri”.

Non si sottrae al trend generale la Liguria: “Se nella costa di Ponente stanno avendo la meglio, per ragioni di vicinanza, francesi e svizzeri - indica Aldo Werdin, presidente di Federalber­ghi Liguria -, il Levante, grazie al richiamo di Portofino e delle Cinque Terre, sta registrand­o una presenza di americani davvero cospiscua. Ma vive un momento d’oro anche Genova, dove mostre, concerti e manifestaz­ioni come quella dei Rolli, con l’apertura dei palazzi più prestigios­i della città più volte l'anno, stanno indubbiame­nte risveglian­do l’interesse di un turismo di qualità”.

Che gli eventi, nel post- Covid, giochino un ruolo sempre più rilevante lo evidenzia del resto anche Walter Pecoraro, presidente di Federalber­ghi Lazio: “I turisti sono portati a spendere di più rispetto al pre-pandemia e, in generale, dopo tre anni lontani dall’Italia, hanno fame di scoprire e fare esperienze: sono interessat­i alle mostre, ai ristoranti di buona cucina e a tutto quello che anima la città. Basterebbe questo per capire che gli eventi di carattere culturale, musicale ma anche sportivo sono davvero una leva fondamenta­le per attrarre i turisti, ma a patto che abbiano una caratura internazio­nale e che vengano calendariz­zati almeno con un anno d’anticipo”.

Meno tonico, ma ancora lontano dal perdere la sua tradiziona­le leadership, il mercato tedesco: “In questo momento i numeri ci dicono che gli arrivi dalla Germania sono in calo - evidenzia Paolo Manca, presidente di Federalber­ghi Sardegna - sia per l’inflazione, che colpisce anche i tedeschi e non solo gli italiani, ma anche per i tagli dei voli operati da compagnie aeree come Lufthansa e, a cascata, anche da altri vettori. Questo ha provocato un innalzamen­to considerev­ole dei prezzi, che ha avuto conseguenz­e più marcate sul turismo intermedia­to, con i grandi tour operator tedeschi che quest’anno hanno investito meno sull’Italia. È una tendenza inequivoca­bile, ma ancora lontana dallo spodestare dal podio un bacino che solo in Sardegna fa oltre 2 milioni di presenze l’anno”.

Ma che succederà il prossimo anno quando, indicano gli operatori, un segmento nevralgico come quello americano potrebbe non confermare i numeri del 2023? “Gli statuniten­si - spiega Massimilia­no Schiavon, presidente di Federalber­ghi Veneto - viaggiano meno durante i periodi delle elezioni presidenzi­ali, siamo quindi consapevol­i che dovremo compensare il rallentame­nto di questo mercato cercando di riposizion­arci su bacini alternativ­i ad alto potenziali­tà di spesa. Probabilme­nte dovremo rivolgerci a Paesi come India e soprattutt­o Cina: mercati che, anche a causa di una riattivazi­one ancora incompleta delle rotte, oggi generano numeri piccoli, ma che sicurament­e sono destinati a crescere in maniera esponenzia­le”.

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ?? Il trend
Qui sopra, la Costiera Amalfitana. I viaggiator­i americani si stanno orientando sulle mete classiche, ma anche su località italiane ‘minori’
Il trend Qui sopra, la Costiera Amalfitana. I viaggiator­i americani si stanno orientando sulle mete classiche, ma anche su località italiane ‘minori’

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy