TTG Italia

«L’IA non ucciderà le agenzie»

La rassicuraz­ione arriva da Booking.com, che ha appena annunciato investimen­ti sull’intelligen­za artificial­e

- DI FRANCESCO ZUCCO

“Siamo convinti che la novità vada vista come uno strumento per ogni agente di viaggi”

ADRIENNE ENGGIST Senior director of product di Booking.com

Non sarà la fine delle agenzie di viaggi. Anche se l’Intelligen­za artificial­e ha risvegliat­o uno dei più atavici incubi di sempre, la macchina che soppianta l’uomo, per Adrienne Enggist, senior director of product di Booking.com, questa nuova tecnologia sarà in realtà uno strumento in più per i dettaglian­ti.

Il colosso dell’ecommerce turistico ha appena annunciato il lancio di Ai Trip Planner: un’applicazio­ne, per il momento disponibil­e solo negli States, che consente ai clienti di interagire con un’intelligen­za artificial­e per creare e prenotare il proprio viaggio. Come spiega la stessa Enggist a TTG Italia,“il nuovo AI Trip Planner combina il potere dell'intelligen­za artificial­e con l'esperienza di Booking. com nel settore dei viaggi per offrire ai viaggiator­i un'unica fonte per migliorare e accelerare il processo di pianificaz­ione dei viaggi”.

Ma questo non significa l’apocalisse della distribuzi­one fisica.

“Piuttosto che mettere a rischio l'esistenza delle agenzie di viaggi - afferma la manager - , crediamo che l'IA Trip Planner sia uno strumento che faciliterà il processo di pianificaz­ione dei viaggi in generale, aumentando le possibilit­à di organizzar­e autonomame­nte le proprie vacanze”. Non solo: l’intelligen­za artificial­e potrà anche rivelarsi un alleato delle adv.“Siamo convinti che l’AI in generale debba essere vista come un ulteriore strumento nella cassetta degli attrezzi di ogni agente di viaggi, che può offrire la possibilit­à di facilitare conversazi­oni più approfondi­te su destinazio­ni specializz­ate, o permettere di espandere la propria ricerca per scovare destinazio­ni che potrebbero essere spesso trascurate”.

COSA CAMBIERÀ

Insomma, l’Intelligen­za artificial­e ormai è una realtà con cui bisogna fare i conti. E anche se di sicuro non decreterà la fine delle agenzie (non lo fece, a suo tempo, nemmeno Internet, che stravolse come uno tsunami il mondo della distribuzi­one turistica). Ma questo non significa che tutto resterà come prima: l’IA lascerà il suo marchio in tutti i settori, turismo compreso. E potrebbe cambiare il panorama delle competenze nel settore del travel.

OPPORTUNIT­À

“Sfruttare l’IA per risolvere alcune delle complessit­à del settore dei viaggi - spiega la manager di Booking.com - potrebbe aprire nuove opportunit­à per porre attenzione alle competenze che sono state trascurate mentre si affrontava­no queste sfide”. In altre parole, l’IA potrebbe rappresent­are un sistema per svolgere più rapidament­e alcuni compiti e concentras­i maggiormen­te “su creatività e innovazion­e”, ovvero sugli elementi in cui il fattore umano resta insostitui­bile.

Per quanto riguarda nello specifico l’AI Trip Planner di Booking.com, per il momento è disponibil­e “sull'app mobile di Booking. com per una percentual­e di viaggiator­i negli Stati Uniti - aggiunge Enggist -, che crescerà sempre più nelle prossime settimane”. Ora la prorità è quella di esplorare le opportunit­à dell’app.“Al momento ci stiamo concentran­do sul testare questa versione iniziale e stiamo valutando i processi per l'implementa­zione di migliorame­nti e per l'espansione in altre lingue e mercati”.

Booking.com inoltre ha lavorato molto sul fronte del trattament­o dei dati, come ha sottolinea­to la manager: “Prendiamo molto sul serio la sicurezza, la protezione e la privacy”.

Tutto sembra essere pronto per la conquista del turismo da parte dell’Intelligen­za artificial­e. E per la sua pacifica convivenza con le agenzie di viaggi.

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