«L’IA non ucciderà le agenzie»
La rassicurazione arriva da Booking.com, che ha appena annunciato investimenti sull’intelligenza artificiale
“Siamo convinti che la novità vada vista come uno strumento per ogni agente di viaggi”
ADRIENNE ENGGIST Senior director of product di Booking.com
Non sarà la fine delle agenzie di viaggi. Anche se l’Intelligenza artificiale ha risvegliato uno dei più atavici incubi di sempre, la macchina che soppianta l’uomo, per Adrienne Enggist, senior director of product di Booking.com, questa nuova tecnologia sarà in realtà uno strumento in più per i dettaglianti.
Il colosso dell’ecommerce turistico ha appena annunciato il lancio di Ai Trip Planner: un’applicazione, per il momento disponibile solo negli States, che consente ai clienti di interagire con un’intelligenza artificiale per creare e prenotare il proprio viaggio. Come spiega la stessa Enggist a TTG Italia,“il nuovo AI Trip Planner combina il potere dell'intelligenza artificiale con l'esperienza di Booking. com nel settore dei viaggi per offrire ai viaggiatori un'unica fonte per migliorare e accelerare il processo di pianificazione dei viaggi”.
Ma questo non significa l’apocalisse della distribuzione fisica.
“Piuttosto che mettere a rischio l'esistenza delle agenzie di viaggi - afferma la manager - , crediamo che l'IA Trip Planner sia uno strumento che faciliterà il processo di pianificazione dei viaggi in generale, aumentando le possibilità di organizzare autonomamente le proprie vacanze”. Non solo: l’intelligenza artificiale potrà anche rivelarsi un alleato delle adv.“Siamo convinti che l’AI in generale debba essere vista come un ulteriore strumento nella cassetta degli attrezzi di ogni agente di viaggi, che può offrire la possibilità di facilitare conversazioni più approfondite su destinazioni specializzate, o permettere di espandere la propria ricerca per scovare destinazioni che potrebbero essere spesso trascurate”.
COSA CAMBIERÀ
Insomma, l’Intelligenza artificiale ormai è una realtà con cui bisogna fare i conti. E anche se di sicuro non decreterà la fine delle agenzie (non lo fece, a suo tempo, nemmeno Internet, che stravolse come uno tsunami il mondo della distribuzione turistica). Ma questo non significa che tutto resterà come prima: l’IA lascerà il suo marchio in tutti i settori, turismo compreso. E potrebbe cambiare il panorama delle competenze nel settore del travel.
OPPORTUNITÀ
“Sfruttare l’IA per risolvere alcune delle complessità del settore dei viaggi - spiega la manager di Booking.com - potrebbe aprire nuove opportunità per porre attenzione alle competenze che sono state trascurate mentre si affrontavano queste sfide”. In altre parole, l’IA potrebbe rappresentare un sistema per svolgere più rapidamente alcuni compiti e concentrasi maggiormente “su creatività e innovazione”, ovvero sugli elementi in cui il fattore umano resta insostituibile.
Per quanto riguarda nello specifico l’AI Trip Planner di Booking.com, per il momento è disponibile “sull'app mobile di Booking. com per una percentuale di viaggiatori negli Stati Uniti - aggiunge Enggist -, che crescerà sempre più nelle prossime settimane”. Ora la prorità è quella di esplorare le opportunità dell’app.“Al momento ci stiamo concentrando sul testare questa versione iniziale e stiamo valutando i processi per l'implementazione di miglioramenti e per l'espansione in altre lingue e mercati”.
Booking.com inoltre ha lavorato molto sul fronte del trattamento dei dati, come ha sottolineato la manager: “Prendiamo molto sul serio la sicurezza, la protezione e la privacy”.
Tutto sembra essere pronto per la conquista del turismo da parte dell’Intelligenza artificiale. E per la sua pacifica convivenza con le agenzie di viaggi.