La nuova mappa dei viaggi
Il mondo è cambiato: in epoca post Covid alcune mete perdono il loro appeal a vantaggio di destinazioni nuove
Il mondo è cambiato. Non è più un semplice slogan per etichettare il dopo pandemia, ma una realtà alla quale tutti gli operatori attivi nel comparto turistico devono adattarsi. E molto velocemente, perché le dinamiche di scelta e acquisto delle vacanze hanno registrato un’accelerazione a lungo sperata ma anche imprevista.
EUROPA
La mappa è nuova già rimanendo nel Vecchio Continente, dove stando ad esempio a quanto riferisce l’amministratore delegato di Viaggi dell’Elefante, Enrico Ducrot, l’Albania si sta rivelando una vera e propria sorpresa.
“Fra le mete in crescita in Europa ci sono i Paesi Baltici – aggiunge Elena Valdata, fondatrice e general manager di Shiruq –. Sono aree poco conosciute dal mercato italiano, ma qui il viaggiatore viene letteralmente travolto dalla sorpresa”.
ASIA
La Giordania si riconferma all’apice delle richieste in Medio Oriente: “Una gradita riconferma che ci fa prevedere ottimi numeri entro fine anno” spiega il direttore commerciale di
King Holidays Roberto Minardi.
Passando all’Estremo Oriente, i cambiamenti si fanno ancora più evidenti: la Thailandia, regina incontrastata delle vacanze a lungo raggio degli italiani, sta soffrendo per la mancanza del volo diretto. E non solo. “Manca la domanda alla quale eravamo abituati – avverte il ceo di
Mappamondo, Andrea Mele - e gli albergatori sono in sofferenza. Il problema non è solo italiano, ma generalizzato a livello europeo in quanto a pesare sono prezzi più alti del 3040 per cento”.
Per contro, l’Indonesia sta registrando numeri oltre le aspettative, concentrati su Bali ma anche su altre aree, come sottolinea con soddisfazione il direttore commerciale di Mosaico Filippo Tura, che proprio sull’Indonesia scommette da sempre, con personale residente e una selezione di guide parlanti italiano “che fanno la differenza”.
E il Giappone? Una meta complessa, fra le ultime a ripartire:“Il boom di questi mesi non era previsto – commenta il ceo di GoWorld Ludovico Scortichini – e la situazione è esplosiva: manca il personale, assottigliatosi durante gli anni di Covid, c’è carenza di guide specializzate e i fornitori hanno alzato i prezzi”.
AFRICA
Anche l’Africa sta vivendo una nuova stagione fra riconferme e novità. L’Egitto non rappresenta più una sorpresa, posizionandosi anche nel post Covid come re incontrastato nelle preferenze degli italiani, con picchi di richieste per le crociere sul Nilo, come sottolinea l’a.d. di Kel 12 Gianluca Rubino, che rilancia la navigazione in dahabeya.
Ma è l’Algeria a sorprendere di più: “Quest’anno ha avuto un grande successo – spiega il titolare del Tucano Willy Fassio –, riferito ai siti archeologici di epoca romana ma anche alle escursioni nel Sahara algerino, che è fra i più belli al mondo”.
Grandi numeri sta macinando poi il Marocco, meta di punta di Kuda: “Numerosi i gruppi organizzati, con ottime prospettive per l’autunno, anche se l’insufficiente capacità ricettiva ha fatto lievitare i prezzi” conferma il direttore t.o. Giancarlo Brunamonti.
AMERICHE
Gli Stati Uniti tengono botta e, dopo i risultati positivi del 2022, riconfermano un buon andamento anche quest’anno.“Le prenotazioni sono state molto forti tra novembre e maggio. Da giugno c’è stato un fisiologico rallentamento, tuttavia prosegue il trend positivo su tutte le tipologie di prodotto” fa sapere il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci. Che allarga il discorso:“In Sudamerica, pur nelle difficoltà dovute alla carenza di disponibilità di voli siamo tornati a registrare un traffico simile a quello del periodo pre-pandemia in Brasile e Argentina. Al contrario, il Perù registra un ‘pieno’ di turisti provenienti da tutto il mondo tranne che di italiani a causa delle informazioni allarmistiche che sul sito Viaggiare Sicuri sono ancora diffuse nonostante la risoluzione dei problemi”.
Infine Cuba, croce e delizia dei tour operator, e meta sulla quale uno specialista come Mappamondo ha al momento poche speranze:“E’ un Paese bellissimo – dice Mele – ma non vedo a breve spiragli di ripartenza”.
OCEANIA
Buone notizie infine dall’Australia, la cui capacità di posti aerei dall’Italia è tornata all’84 per cento del periodo pre-pandemico.