Roma, una stagione da record: i rincari non frenano gli arrivi
Non c’è solo l’aumento dei costi tra i fattori che determinano il pricing. Fondamentale è, infatti, l’incremento della domanda, che nel caso di Roma è stato eclatante. “Far salire i prezzi è naturale, se c’è molta richiesta: corrisponde alla classica legge della domanda e dell’offerta” spiega Daniela Baldelli, direttore sales & marketing della romana Omnia Hotels. Per questo gran parte degli hotel della Capitale si è potuta permettere il lusso di far impennare i prezzi delle camere senza ripercussioni negative sulla domanda, anzi. “Roma - sottolinea l’assessore al Turismo, Alessandro Onorato - vive un momento di ricchezza smodata nel turismo. Neanche nel 2000 avevamo raggiunto i livelli di arrivi che toccheremo quest’anno. Anche ad agosto la città ha ottenuto risultati molto positivi”. Una stagione memorabile anche quella di Omnia Hotels: “C’è un indicatore che meglio di tutti gli altri testimonia l’ottimo andamento del nostro gruppo - spiega Baldelli - ed è il tasso di occupazione medio dei nostri hotel, che da inizio anno a oggi ha raggiunto l’85 per cento”. Per mantenere questa media Omnia conta sul mix tra leisure e business che da sempre caratterizza le sue strutture. “Dopo un agosto decisamente migliore di quello del 2022 - continua Baldelli -, grazie al ritorno in massa della componente d’oltreoceano, abbiamo avuto un exploit di richieste per settembre, spinte anche da eventi sportivi come la Ryder Cup di golf, ma anche per ottobre, con tante date sold out. In certi casi abbiamo dovuto addirittura dividere i gruppi, ospitando le singole persone in strutture diverse proprio per carenza di camere”.