Verso il nuovo anno Il survival kit di TTG
Tendenze, temi caldi, problemi e soluzioni innovative che sono emersi nella tre giorni di incontri e confronti di TTG Travel Experience nei padiglioni della Fiera di Rimini: ecco cosa tenere presente per i mesi futuri
Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno può predire il futuro. Ma ascoltare le voci dei protagonisti del turismo fra i corridoi, negli stand e nelle arene dell’ultimo TTG Travel Experience è un buon metodo, se non per vedere cosa accadrà, per creare una bussola che possa guidare il mondo del turismo attraverso il prossimo inverno e attraverso i primi mesi del 2024.
Così TTG Italia ha raccolto per voi impressioni, dichiarazioni e temi di confronto, per chi c’era ma lavorava troppo per ascoltare e per chi non c’era. Un survival kit per sapere cosa accadrà nel prossimo futuro.
NUMERI OGGI E DOMANI
Sapori, Accor: Domanda buona anche nei mesi di bassa stagione
Innanzi tutto, i dati. Come li sciorina Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi: “Il travel chiuderà il 2023 con un fatturato di oltre 10,5 miliardi di euro e una crescita stimata del +12 per cento sullo scorso anno. I livelli del 2019, ultimo anno prima della pandemia, non sono ancora stati raggiunti, ma il trade guarda con fiducia al 2024”. Se l’andamento di primavera e estate trova conferme positive un po’ ovunque, l’inverno sembra presentarsi in maniera un po’ più sfidante. “La domanda comincia a essere meno tonica e non si prevede una riduzione dei costi, dal carburante alle materie prime” ammette Pier Ezhaya, presidente dell’associazione dei t.o. Astoi. Sul fronte straniero, le destinazioni cominciano a rivedere i turisti italiani. “Ci aspettiamo di concludere l’anno con 570mila turisti italiani” dice Britt Hijkoop, vp communications - international di New York City Tourism+Convention. Un passo deciso per raggiungere la quota di 611mila visitatori registrata nel 2019. Anno positivo il 2023 anche per la Thailandia, come spiega Sandro Botticelli, direttore marketing Italia dell’Ente Nazionale per il Turismo del Paese: “Nel 2023 siamo pienamente in target. Avevamo preventivato di raggiungere i 170mila arrivi dal mercato italiano, invece supereremo le 180mila unità. Siamo al 62 per cento dei numeri pre- Covid. Rispetto agli obiettivi iniziali possiamo ritenere che il trend sia positivo, oltretutto con una capacità aerea che ancora per quest’anno non supera il 60 per cento di quella del 2019”.
E positivo è anche l’outlook di Bernardette Willemin, direttrice generale marketing di Tourism Seychelles. “Siamo molto soddisfatti delle performance dell’ultimo periodo - dice -. Abbiamo avuto un incremento del 5 per cento in termini di arrivi dall’Italia e siamo ottimisti. Pensiamo che il trend positivo proseguirà anche nei prossimi mesi”.
E il fenomeno crescita sembra investire tutto il comparto.
“Siamo in controtendenza rispetto al resto d’Europa e quindi in crescita sul pre Covid. Ma dobbiamo ammettere una cosa: prima mancava la capacità che oggi c’è e che potrebbe decisamente aumentare” dice sul fronte aeroporti Andrea Tucci, vice president aviation business development di Sea.
ALTA STAGIONE SEMPRE
La caratteristica più interessante del 2023 sembra essere la realizzazione di quella ‘destagionalizzazione’ di cui si parla tanto, ma che è sempre sembrata simile all’araba fenice. E invece. “Anche in città grandi come Roma e Milano, che avevano sempre avuto nei mesi di luglio e agosto rendimenti più bassi, oggi si registrano occupazioni molto alte anche in bassa stagione. Emerge poi un mix di clientela diverso rispetto al pre-pandemia con una domanda trainata in maniera preponderante dal leisure, ma con una componente business travel in grande ripresa”.
A parlare non è un assessore in fase di campagna elettorale, ma Martin Sapori, vp sales Europe e North Africa di Accor. Come dire che qualcosa sembra muoversi davvero, così come fanno notare le Regioni.
“La scelta delle persone di viaggiare nei mesi di bassa stagione è sicuramente dovuta in parte alle ottime condizioni meteo a cui abbiamo assistito, mentre dall’altra parte alla minor capacità di spesa che ha portato molti turisti a posticipare le proprie ferie”.
C’è un altro tema che ha, purtroppo, tenuto banco fra i padiglioni di TTG Travel Experience.
Il ritorno delle ostilità fra Israele e Palestina ha segnato un brusco risveglio per il mondo del turismo, che sperava di poter contare su una situazione di tranquillità nell’area. “Il problema è quello della sicurezza, un tema che mette a rischio proprio quei flussi internazionali che, in questo momento, ci fanno dire che l’anno prossimo sarà un anno buono” dice Bernabò Boc
(nella foto), presidente Federalberghi, che punta l’attenzione soprattutto verso il traffico Usa.
“Gli Stati Uniti - dice Bocca - non hanno problemi di crisi economica, ma
A spiegarlo è Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto. E come lui, notano uno spostamento sui cosiddetti ‘mesi di spalla’ molti territori, dalla Liguria alla Sicilia. “Miriamo non a destagionalizzare, che è un termine che non amo, ma a prolungare l’alta stagione perché la nostra è un’offerta turistica completa” dice Elvira Amata, assessore al Turismo della Sicilia.
DUNQUE TUTTO BENE
Le premesse sono positive, questo è certo, sia per l’incoming sia per l’outgoing. Ma, dietro l’angolo, c’è sempre un ‘ma’. Che si chiama inflazione, ad esempio.
“I risultati della stagione estiva - spiega il presidente Astoi, Pier Ezhaya - indicano una discrepanza fra fatturato e passeggeri; è la risposta all’inflazione, che non accenna ad allentare la morsa”. Un tema che non fa dormire sonni tranquilli neppure agli albergatori. “Gli italiani tendono a prenotare sempre più avanti nel tempo, quindi per ora sul 2024 abbiamo solo stranieri - dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi -. E poi si vedrà quale sarà la situazione economica. Se si dovesse andare verso un periodo di recessione, come si teme, il turismo sarà sicuramente impattato e non poco”. A braccetto con l’inflazione e la diminuita capacità di spesa del mercato italiano va il tema del caro voli. Che ha almeno due facce.
Da un lato ci sono i vettori, che faticano a contenere i costi dovuti, fra l’altro, all’incremento del prezzo del carburante. Delta Air Lines, ad esempio, ha dovuto rivedere al ribasso se per disgrazia il conflitto dovesse trasformarsi in un periodo di attentati anche in Europa, saranno i primi a fermarsi”.
Anche il lato outgoing non vive sereno. “È fondamentale che si capisca che un conflitto non vuol dire necessariamente che tutto il Medio Oriente e il Mediterraneo siano interessati dal problema - dice preoccupata Enrica Montanucci, presidente di Maavi -. Veniamo da tre anni di Covid e una nuova paralisi del turismo significherebbe la fine di tante aziende”. l’outlook dell’ultimo trimestre di quest’anno, a causa del rincaro del prezzo del carburante e dell'aumento dei costi di manutenzione. Dall’altro le tariffe, che pesano non poco. “Un volo per la Thailandia che pre pandemia si trovava a 600 euro, ora supera i 1000” fa notare Botticelli. Per contro, le compagnie sembrano controllare molto poco il pricing. “Impossibile fare previsioni su un futuro incremento dei prezzi” dice senza mezzi termini Gabriella Galantis, direttore del gruppo Lufthansa per il Sud Europa, mentre Valeria Rebasti, Volotea international market director, tenta una difesa d’ufficio: “Partivamo da tariffe molto basse per incentivare il mercato, in particolare in Italia. Ma se guardiamo oggi, nonostante i rincari, abbiamo la media più bassa rispetto al resto d’Europa”.
IL LUSSO
Giocoforza, a tirare nel 2024 sarà il segmento lusso, l’unico che non si farà spaventare dai costi.
“Negli ultimi tre mesi abbiamo visto il pubblico prediligere soggiorni all’insegna del relax presso strutture da 4 stelle in su” dice Xavier Durand, country manager Italia e Svizzera di Smartbox. Tanto è vero che Aci blueteam ha appena lanciato una linea dedicata, ‘Exclusive’. La forza del nostro background e la crescente richiesta dei clienti verso questa tipologia di viaggi rappresenta l’essenza del nuovo brand” spiega Piergiorgio Reggio, Vip department e marketing director Aci blueteam.