Analisi predittive, Isnart dà vita alla piattaforma Stendhal
Il suo nome è un omaggio al grande viaggiatore ottocentesco innamorato del nostro Paese. Si chiama Stendhal la nuova piattaforma di Isnart e Unioncamere grazie alla quale l’analisi predittiva raggiunge un livello di accuratezza “granulare”. Il sistema trasforma la programmazione turistica in un “digital operating system”: supera e dinamizza i vecchi modelli statistici, integrando dati spaziali e cronologici prodotti dai dispositivi personali (Location Intelligence), ma legati anche alle transazioni economiche dei consumatori (Transaction Data Analysis). “Oggi l’Intelligenza Artificiale permette di fotografare sia la complessità che la trasversalità del turismo - hanno dichiarato Loretta Credaro e Paolo Bulleri, rispettivamente presidente Isnart e dirigente area per la valorizzazione degli ecosistemi turisticiculturali Isnart -, perché in grado di incrociare rapidamente flussi enormi d’informazioni. Nel nostro bacino convergono infatti 45 milioni di dati aggiornati da fonti istituzionali come Istat, Eurostat o Infocamere, oltre che da sorgenti open. Questi vengono a loro volta processati integrando 4 milioni di recensioni e 376mila articoli o media report analizzati attraverso 86 diverse variabili, sviluppando una capacità di lettura superiore che abbiamo ribattezzato Modello destinAzione”. Quattro i campi presi in considerazione: la radiografia di oltre 200 destinazioni con dati che definiscono le aree d’interesse anche al di là dei confini fisici territoriali (assessment); la percezione dei turisti (sentiment); la forza dei marchi (branding); l’impatto ambientale, sociale ed economico del turismo (sustainability). “Grazie a questa complessità - ha osservato Alessandra Arcese, coordinatrice area per la qualificazione Imprese e Territori di Isnart - riusciamo a correggere persino schemi tradizionali d’interpretazione come l’idea di competitività fra territori italiani ed esteri, che alla prova dei fatti rivelano forme di concorrenza più sottili: ad esempio, una Puglia incalzata più dalla Costa dei Trabocchi in Abruzzo che dall’Albania”.