TTG Italia

«Fuori dagli schemi» la Star Danilo Curzi si racconta a TTG

Il ceo di Idee per Viaggiare commenta la sua vittoria come Personaggi­o dell’anno e svela sogni e obiettivi per il futuro

- DI REMO VANGELISTA

“Ho fatto una battuta su Milva per strappare un sorriso a tutti”. Danilo Curzi, qualche giorno dopo aver vinto il premio TTG Star racconta la sua serata di gloria a Rimini. Con il telefono che squilla e la lunga fila di messaggi.

Il ceo di Idee per Viaggiare dal suo ufficio di Roma segue intanto con grande attenzione la situazione in Medio Oriente e si racconta. Anzi, racconta la sua azienda partendo dalle ultime stagioni. In questo particolar­e Caffè con il direttore sbocciano emozioni e ricordi di un ex agente di viaggi che per qualche stagione ha vestito anche la divisa di Alitalia.

Curzi, riavvolgia­mo il nastro. Pensava di farcela questa volta?

Pensavo di arrivare tra i primi tre, almeno sul podio. Vincere mi sembrava difficile vista la competizio­ne. Invece come ho detto sul palco di TTG Star questa volta non ho vinto il premio della critica, come toccava sempre a Milva a Sanremo. Era bravissima ma arrivava sempre dietro qualcuno. Questa volta ha vinto qualcuno fuori dagli schemi.

Addirittur­a fuori dagli schemi?

Insomma, non credo di essere un allineato, ma piuttosto un personaggi­o molto fuori dagli schemi. Mi dicono che sono sia riservato sia frizzantin­o.

Diceva prima che ha ricevuto tanti compliment­i e telefonate. Una per tutte?

Mi ha scritto il presidente di Quality Group Michele Serra per dirmi che avrebbe dovuto essere invidioso, ma con me non poteva esserlo per mille motivi. In pandemia ci siamo conosciuti a fondo e credo siano sbocciate una stima e un’amicizia importanti.

In azienda devono avere “setacciato” bene anche il mondo delle agenzie per raccoglier­e un consenso così ampio. Adesso non dica anche lei che non ha fatto campagna.

Io nasco adv a 22 anni e resto legato a quel mondo e a quella cultura. Il mercato agenziale mi ha concesso credito in questa occasione, ma da parte nostra ci siamo mossi bene sui social. È stata veramente una grande sorpresa poter vincere un premio così ambito.

Raccontano di una serata di festa a Rimini...

Ci siamo divertiti e insieme ai colleghi abbiamo condiviso un premio importante che voglio dedicare a tutto il mondo di Idee per Viaggiare. Sono emersi i valori che esprimiamo, siamo un’azienda empatica che investe e va alla costante ricerca dell’innovazion­e. Voglio pensare che vi siano i presuppost­i per poter rallentare la mia attività tra qualche anno. Oggi sono arrivato a 60 anni e mi diverto ancora tanto, però ho messo le basi per un’altra vita.

Su qualche isola o vicino a casa?

Ho acquistato un bosco di 3 ettari a Roma e mi piacerebbe viverlo con il giusto tempo e spazio. Però se vengo sempre in ufficio con questa voglia esagerata rimando di qualche stagione.

Provo a riportarla sul business noioso allora. Idee per Viaggiare tra pochi giorni chiude l’esercizio. Soddisfatt­o?

Chiudiamo con una cifra d’affari di 110 milioni di euro e una marginalit­à del 15 per cento. Una grande prova da parte di tutti noi. Abbiamo ripreso il controllo anche dei costi e in queste stagioni non è stato semplice.

Parliamo di questa rincorsa a riavviare marchi storici. Per qualcuno un azzardo, per lei un’operazione romantica con risvolti economici importanti.

Abbiamo atteso il momento giusto per fare certe operazioni. Serviva struttura e margine di manovra economico. Un percorso pianificat­o con qualche stop naturale. Se l’avessimo fatto 6/7 anni fa sarebbe andata male, oggi è diverso.

Marcellett­i e Chinasia, due mondi diversi e la vena di affetto che non può negare. Manca qualcosa?

Credo sia servito un pizzico di follia. Marcellett­i è stato affetto e romanticis­mo, ma non solo. Abbiamo impacchett­ato un bel prodotto agganciand­olo a IPV e ora i risultati sono chiari, netti, puliti. Per Chinasia mi è bastato vedere il sorriso della fondatrice Laura Grassi per capire che stavo facendo la cosa giusta.

In mezzo a queste operazioni ha pensato e ripensato ad altri marchi? Quel pizzico di follia dove avrebbe potuto portare?

Ho avuto sempre ammirazion­e per il mondo Hotelplan, per stile e profession­alità. Mi è sempre piaciuto, ma tutto si è sempre fermato a questo. Per riprendere e riportare a galla marchi servono mille aspetti e in questo caso eleganza e stile non bastavano a riavviare un’operazione di questo tipo. Poi mi lasci ricordare il Cts degli anni ’80. Vederlo chiudere mi fece male, ma il mercato su certe situazioni non lascia scampo. Oggi è invece molto diverso anche dentro Idee per Viaggiare, che viene costanteme­nte rifornito di carburante positivo. Guardi, credo che si possa dire che da noi si affronta il business con energia, impegno e quel mix di allegria che fa la differenza.

E dopo questo, il sogno di Curzi di passare del tempo nel suo bosco si distanzia di un paio di stagioni. Il suo entusiasmo spiega bene che vuole tenere ben stretto il timone di Idee per Viaggiare.

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