La risposta dei vettori: «Il futuro inizia da qui»
Intermodalità, collaborazione e tecnologia: queste le tre leve individuate dai partecipanti all’APG World Connect per controbattere agli attacchi ecologisti
Se il mondo dell’aviazione chiede oggi una voce forte e unita per controbattere agli attacchi ecologisti, World Connect 2023 l’ha trovata. Alla 14esima edizione dell’annuale meeting organizzato da APG, il più grande network Gsa del settore aereo, sono state ben 76 le compagnie partecipanti e pronte a metter mano a tre leve mediante le quali riportarsi in linea: intermodalità, advocacy e innovazione tecnologica. “L’aviazione produce appena il 2 per cento delle emissioni di CO2 nel mondo - ha dichiarato Jean-Louis Baroux, presidente APG World Connect -, ma ciò nonostante viene additata dall’opinione pubblica come principale responsabile del cambiamento climatico. Ha l’obbligo di adottare il 2 per cento di carburanti sostenibili (Saf) già entro il 2025 e di investire circa 1.550 miliardi di dollari per adeguarsi ai requisiti previsti per il 2050, dovendo provvedere al contempo a un raddoppio del numero degli aeromobili odierni: le stime indicano ben 46.930 unità circolanti nel 2040. È evidente che serve elaborare una strategia di ottimizzazione dei servizi e della spesa, oltre che di investimenti a carico delle compagnie”.
I SISTEMI POINT-TO-POINT
L’obiettivo finale è infatti arrivare alla creazione di ambienti point-to-point all’interno dei quali biglietti aerei e voli risultino integrati all’utilizzo di altri mezzi di trasporto: pubblici o in condivisione, elettrici o a idrogeno, l’importante è che garantiscano spostamenti fra aeroporti e città nel minor tempo possibile. ‘Seamless travel experiences’. “Per generarle serve però gestire un’enorme quantità di dati - ha evidenziato Yannik Assouad, vice presidente Thales Avionics - ricavabili dall’uso di token quali il riconoscimento facciale o i codici dei boarding pass che, in combinazione con servizi complementari di mobilità, contribuiscano ad abbattere i tempi di spostamento oltre l’attuale soglia del 30%. Valore che, di fatto, già permette all’aviazione di riguadagnare margini d’impatto ambientale grazie all’armonizzazione dell’intera filiera del trasporto”.
“I vantaggi derivanti da un uso integrato della tecnologia - ha osservato Tewolde Gebremariam, senior strategic advisor Delta Airlines - devono esercitare una funzione persuasiva sui governi, affinché questi adeguino le differenti regolamentazioni dei sistemi point-to-point; le compagnie di trasporto rischiano altrimenti di sobbarcarsi costi di innovazione alla lunga insostenibili”. Passaggio indispensabile risulta inoltre lo sviluppo di un approccio collaborativo fra compagnie aeree, finalizzato a valorizzare gli aspetti per cui le compagnie sono considerate fondamentali per lo sviluppo economico, ma anche amate per le opportunità offerte. “Durante il Covid l’aviazione è tornata a rappresentare improvvisamente il sogno di una completa libertà di movimento - ha osservato Patricia Vercelli, senior vice president & chief legal officer Airlines For America -, ma ripristinate le condizioni di mercato usuali è riemersa una competitività che ha esposto nuovamente il fianco all’intolleranza ecologista. Modificando la nostra narrativa e armonizzando la comunicazione fra compagnie aeree possiamo spostare, invece, l’attenzione pubblica sulle virtù positive del trasporto aereo”.
LA PERSONALIZZAZIONE
Come ha rimarcato Luis Felipe De Oliveria, ceo Aci World, oggi non serve alcun lobbismo se si è in grado di vendere bene le proprie idee. “Per guadagnare l’apprezzamento dei passeggeri - ha spiegato Tim Clark, ceo Emirates - ogni compagnia aerea deve oggi essere in grado di personalizzare il servizio a livello di ogni singolo passeggero, dal momento che questo è il tipo di esperienza attesa e pretesa dal cliente plasmato dalla digitalizzazione. In passato non potevamo disporre ancora di sufficienti dati per ottemperare questo compito, ma ora che siamo in grado di gestirli attraverso le risorse dell’Intelligenza Artificiale abbiamo l’opportunità, nonché il dovere, di creare volumi di traffico ancor più importanti”. “Gli spazi di miglioramento dell’esperienza di viaggio attraverso l’AI - ha aggiunto Anne Rigail, ceo Air France - possono interessare il servizio booking, la capacità discorsiva dei chatbot, l’impiego della biometria per velocizzare gli spostamenti, arrivando alle tecnologie tag per risolvere in tempi rapidissimi l’eventuale smarrimento del bagaglio”. “Recuperati aerei e piloti rimasti fermi, o fuori mercato, ancora nel 2023 - ha commentato infine Richard Burgess, presidente APG Network - il mercato dell’aviazione del prossimo anno darà spazio sia a un graduale decremento dei prezzi di voli, che a un ulteriore recupero di capacità di trasporto, permettendo a ciascuna compagnia di tornare pienamente operativa sul mercato. Naturalmente sarà un ritorno a velocità differenziate, ma la differenza vera sarà fatta dai 400 milioni di cinesi pronti a riversarsi sulle destinazioni internazionali”.