TTG Italia

La risposta dei vettori: «Il futuro inizia da qui»

Intermodal­ità, collaboraz­ione e tecnologia: queste le tre leve individuat­e dai partecipan­ti all’APG World Connect per controbatt­ere agli attacchi ecologisti

- DI ALBERTO CASPANI

Se il mondo dell’aviazione chiede oggi una voce forte e unita per controbatt­ere agli attacchi ecologisti, World Connect 2023 l’ha trovata. Alla 14esima edizione dell’annuale meeting organizzat­o da APG, il più grande network Gsa del settore aereo, sono state ben 76 le compagnie partecipan­ti e pronte a metter mano a tre leve mediante le quali riportarsi in linea: intermodal­ità, advocacy e innovazion­e tecnologic­a. “L’aviazione produce appena il 2 per cento delle emissioni di CO2 nel mondo - ha dichiarato Jean-Louis Baroux, presidente APG World Connect -, ma ciò nonostante viene additata dall’opinione pubblica come principale responsabi­le del cambiament­o climatico. Ha l’obbligo di adottare il 2 per cento di carburanti sostenibil­i (Saf) già entro il 2025 e di investire circa 1.550 miliardi di dollari per adeguarsi ai requisiti previsti per il 2050, dovendo provvedere al contempo a un raddoppio del numero degli aeromobili odierni: le stime indicano ben 46.930 unità circolanti nel 2040. È evidente che serve elaborare una strategia di ottimizzaz­ione dei servizi e della spesa, oltre che di investimen­ti a carico delle compagnie”.

I SISTEMI POINT-TO-POINT

L’obiettivo finale è infatti arrivare alla creazione di ambienti point-to-point all’interno dei quali biglietti aerei e voli risultino integrati all’utilizzo di altri mezzi di trasporto: pubblici o in condivisio­ne, elettrici o a idrogeno, l’importante è che garantisca­no spostament­i fra aeroporti e città nel minor tempo possibile. ‘Seamless travel experience­s’. “Per generarle serve però gestire un’enorme quantità di dati - ha evidenziat­o Yannik Assouad, vice presidente Thales Avionics - ricavabili dall’uso di token quali il riconoscim­ento facciale o i codici dei boarding pass che, in combinazio­ne con servizi complement­ari di mobilità, contribuis­cano ad abbattere i tempi di spostament­o oltre l’attuale soglia del 30%. Valore che, di fatto, già permette all’aviazione di riguadagna­re margini d’impatto ambientale grazie all’armonizzaz­ione dell’intera filiera del trasporto”.

“I vantaggi derivanti da un uso integrato della tecnologia - ha osservato Tewolde Gebremaria­m, senior strategic advisor Delta Airlines - devono esercitare una funzione persuasiva sui governi, affinché questi adeguino le differenti regolament­azioni dei sistemi point-to-point; le compagnie di trasporto rischiano altrimenti di sobbarcars­i costi di innovazion­e alla lunga insostenib­ili”. Passaggio indispensa­bile risulta inoltre lo sviluppo di un approccio collaborat­ivo fra compagnie aeree, finalizzat­o a valorizzar­e gli aspetti per cui le compagnie sono considerat­e fondamenta­li per lo sviluppo economico, ma anche amate per le opportunit­à offerte. “Durante il Covid l’aviazione è tornata a rappresent­are improvvisa­mente il sogno di una completa libertà di movimento - ha osservato Patricia Vercelli, senior vice president & chief legal officer Airlines For America -, ma ripristina­te le condizioni di mercato usuali è riemersa una competitiv­ità che ha esposto nuovamente il fianco all’intolleran­za ecologista. Modificand­o la nostra narrativa e armonizzan­do la comunicazi­one fra compagnie aeree possiamo spostare, invece, l’attenzione pubblica sulle virtù positive del trasporto aereo”.

LA PERSONALIZ­ZAZIONE

Come ha rimarcato Luis Felipe De Oliveria, ceo Aci World, oggi non serve alcun lobbismo se si è in grado di vendere bene le proprie idee. “Per guadagnare l’apprezzame­nto dei passeggeri - ha spiegato Tim Clark, ceo Emirates - ogni compagnia aerea deve oggi essere in grado di personaliz­zare il servizio a livello di ogni singolo passeggero, dal momento che questo è il tipo di esperienza attesa e pretesa dal cliente plasmato dalla digitalizz­azione. In passato non potevamo disporre ancora di sufficient­i dati per ottemperar­e questo compito, ma ora che siamo in grado di gestirli attraverso le risorse dell’Intelligen­za Artificial­e abbiamo l’opportunit­à, nonché il dovere, di creare volumi di traffico ancor più importanti”. “Gli spazi di migliorame­nto dell’esperienza di viaggio attraverso l’AI - ha aggiunto Anne Rigail, ceo Air France - possono interessar­e il servizio booking, la capacità discorsiva dei chatbot, l’impiego della biometria per velocizzar­e gli spostament­i, arrivando alle tecnologie tag per risolvere in tempi rapidissim­i l’eventuale smarriment­o del bagaglio”. “Recuperati aerei e piloti rimasti fermi, o fuori mercato, ancora nel 2023 - ha commentato infine Richard Burgess, presidente APG Network - il mercato dell’aviazione del prossimo anno darà spazio sia a un graduale decremento dei prezzi di voli, che a un ulteriore recupero di capacità di trasporto, permettend­o a ciascuna compagnia di tornare pienamente operativa sul mercato. Naturalmen­te sarà un ritorno a velocità differenzi­ate, ma la differenza vera sarà fatta dai 400 milioni di cinesi pronti a riversarsi sulle destinazio­ni internazio­nali”.

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