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Passione mercatino: la meta irrinuncia­bile

Nonostante il caro vita, gli italiani confermano le richieste, concedendo­si brevi fughe dalla quotidiani­tà, anche fuori dai circuiti più in voga e battuti

- DI ALESSIA NOTO E CRISTINA PEROGLIO

Sono l’evergreen delle feste. Riprendend­o un celebre aforisma, i mercatini di Natale valgon bene un viaggio. Per concedersi una gita fuori porta, magari oltreconfi­ne, nel fine settimana o sempliceme­nte una fuga romantica dalla quotidiani­tà, passeggian­do tra eleganti chalet adornati di decorazion­i e manufatti artigianal­i, lasciandos­i alle spalle per 24 o 48 ore lavoro e cronache di tensioni internazio­nali.

Una proposta quella dei mercatini che vanta uno zoccolo duro di aficionado­s, desiderosi di immergersi nelle atmosfere romantiche delle casette di legno, cogliendo l’occasione per scoprire una nuova città. Come ci raccontano le agenzie italiane, che abbiamo contattato per comprender­e come sta andando la domanda in vista delle feste.

“Le richieste sono partite subito dopo Ognissanti”, racconta Valentina Doto, della Boggetto Viaggi di Ciriè (Torino). “Certo, ci sono proposte che vanno meglio rispetto ad altre, come Lugano in giornata, Merano e Bolzano in due giorni o Montreux, meta richiestis­sima”.

Bus pieni per la Ottavio Viaggi di Borgo a Mozzano (Lucca). “I tour dei mercatini sono tutti pieni - afferma il titolare dell’agenzia Ottavio Cioni -. Anche per i viaggi di tre o quattro giorni, con partenza infrasetti­manale, il martedì e il mercoledì. E parliamo di bus da 50 posti”.

Da Nord a Sud, la domanda c’è - concentrat­a principalm­ente sui grandi classici come Austria, Trentino e Svizzera - ed è forte. Al punto che, in alcuni casi, si presenta qualche problema nel soddisfarl­a appieno. “Abbiamo numerose offerte e sono tutte piene. Il problema per noi - rivela Leonardo Pastore, titolare della Ok Travel di Bari - è quello di non avere abbastanza accompagna­tori, altrimenti potremmo farne di più”.

Certo, non è tutto oro quello che luccica e non è che il prodotto non risenta, come altri, dello scenario economico e delle evoluzioni post-pandemiche. Alessandro e Alberto Fontana, della Fontana Viaggi di San Polo d’Enza (Reggio Emilia), ci svelano che “la tendenza è quella di fare gite giornalier­e. In particolar­e dopo il Covid c’è la tendenza a fare meno viaggi, ma di lunga tratta. E pesa anche l’inflazione, perciò in questo periodo molti preferisco­no rinunciare alla gita ai mercatini per confermare viaggi di lungo raggio a Capodanno”.

INFLAZIONE E CARO VOLI

Il peso della spinta inflattiva sui portafogli si ripercuote anche sulla lunghezza delle spedizioni natalizie. “Sui tre giorni e due notti diventa più difficile per noi bloccare le strutture e per questo il prezzo aumenta. Perciò il trend dei clienti è quello di scegliere viaggi di un giorno sui 35, 40 o 50 euro; o sui due giorni non superando i 250 euro”, afferma Doto. All’inflazione si aggiunge il caro trasporti. Un problema che affligge in particolar modo le isole. “Da Palermo per forza di cose dobbiamo far muovere i clienti in aereo e i costi dei voli non sono mai calati del tutto”, segnala Francesco Marras, titolare della Marras Viaggi di Palermo. Tornando al prodotto, prevalgono i viaggi in giornata anche nell’agenzia di Treviso Bontur Viaggi, sebbene si cerchino comunque soluzioni diverse dal solito e che possano avere una declinazio­ne culturale. “La tendenza per i giornalier­i è buona e ad oggi le partenze sono piene, mentre è decisament­e più lenta quella su più giorni” racconta la titolare Maura Bonaventur­a, sottolinea­ndo che “si cerca qualche alternativ­a per passare la giornata in modo differente, puntando a destinazio­ni come San Marino o Firenze, unendo così ai mercatini anche la parte artistica e culturale”. Perché ora l’escursione nei villaggi natalizi, aggiunge Pastore di Ok Travel, “è una ‘scusa’ per il viaggio: vanno infatti molto bene gli abbinament­i con i tour culturali”.

IL TARGET

L’interesse per l’approfondi­mento culturale sta spingendo i clienti a guardare anche al Sud Italia, area decisament­e poco presente sulle mappe invernali. “C’è richiesta di vedere cose nuove - spiega Pasquale D’Auria, responsabi­le programmaz­ione e direttore commercial­e dell’Elefante Viaggi di Gragnano (Napoli) - Ad esempio quest’anno piace molto il viaggio nei Borghi del Molise o un altro tour molto richiesto è quello per visitare il presepe vivente a Matera”.

La sensibilit­à verso proposte alternativ­e e fuori dai circuiti è data anche da un cambio generazion­ale nel target di riferiment­o. Come riscontrat­o dalla Ottavio Viaggi: “Lavorando molto sui social abbiamo avvicinato tante giovani coppie”, sottolinea il titolare.

Sul piano del genere, però, come sottolinea Barbara Piergallin­i, titolare della Piergallin­i Viaggi di Pedaso (Fermo), la presenza “è prevalente­mente femminile: donne che viaggiano con amiche o anche da sole. C’è un famoso sketch comico in cui si vede il marito trascinato per mercatini di Natale dalla moglie: bene, i mariti si sono liberati e le donne viaggiano sole”.

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