Hotel e accesso al credito: la sfida sostenibilità per CBRE
L’aumento del costo del debito in seguito ai rialzi dei tassi d’interesse da parte della BCE ha avuto ripercussioni negative sui valori immobiliari. In questo contesto, spiega il Team Hotels di CBRE Italy, i finanziatori si sono dimostrati sempre più selettivi. L’interesse si sta indirizzando, in particolare in Italia, sul settore alberghiero. Le ragioni alla base di questo interesse vanno ricercate soprattutto nel processo di rinnovamento dell’offerta alberghiera italiana osservato negli ultimi anni con l’ingresso di investitori e operatori internazionali. Il modo in cui l’industria alberghiera ha affrontato le grandi sfide dei mercati negli ultimi anni (pandemia, rischio geopolitico e inflazione), ha ulteriormente rafforzato la fiducia dei finanziatori in questo settore. “Tuttavia - sottolineano gli esperti di CBRE - la bontà dei fondamentali dell’industria potrebbe non essere sufficiente per assicurare buone condizioni di accesso al credito per il settore alberghiero. È diventato infatti imprescindibile il rispetto di elevati standard ESG per qualunque tipo di iniziativa alla ricerca di un finanziamento. Questo tema assume una dimensione di particolare importanza proprio per il mercato alberghiero italiano”. E questo perché l’industria del turismo è intrinsecamente esposta al rischio climatico e un progetto, per essere finanziabile, non può prescindere da considerazioni su possibili fenomeni ambientali avversi e da misure finalizzate allo loro mitigazione. In secondo luogo, l’industria alberghiera è particolarmente energivora e quindi esposta agli aumenti dei costi dell’energia. “In un contesto in cui gravano in modo sempre più incombente i rischi del cambiamento climatico - conclude CBRE - , incorporare all’interno dei business plan iniziative finalizzate alla mitigazione dei rischi ambientali sarà necessario per rendere finanziabili i nuovi piani d’investimento”.