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Le hit? Ve le facciamo a cappella

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La sceneggiat­ura è stata perfetta. Come in un giallo, i Radiohead hanno seminato indizi. Il primo maggio si sono cancellati per 24 ore da ogni social network. In rete non c’erano più loro tracce, nemmeno un video suYouTube. Un vuoto che ha fatto rumore e ha generato ansie e sospetti dei fan. E poi boom!, il colpo di scena: ecco il nuovo album, A Moon Shaped Pool (registrato in Provenza). Prima senza titolo e con i brani solo in digitale, ora, dal 17 giugno anche in formato fisico. Impossibil­e per i Radiohead passare inosservat­i.Anche davanti a un album labirintic­o come questo. In Burn theWitch, primo singolo, dietro al formato cartoon c’è una riflession­e sul dramma dei rifugiati. Poi Daydreamin­g, in cui Thom Yorke passeggia in luoghi desolati: una casa vuota, un ospedale. Una voce che buca lo stomaco (chi l’ha già visto in tour garantisce: i mormorii sulla presunta afonia erano bufale). Un disco meno elettronic­o e più umano. Un lavoro che si nutre della crisi esistenzia­le vissuta daYorke, scatenata dalla separazion­e dalla moglie Rachel Owen dopo quasi 25 anni di matrimonio. E qui si riapre la diatriba sul senso di Radiohead: più che semplici fan, hanno soldati devoti. Chi li ama ha occhiali scuri, giacca di pelle, casse di dischi di Bowie e Sonic Youth a casa. Chi li odia li trova soporiferi. O forse, banalmente, non capisce il loro bisogno di sperimenta­re. Jake Bugg (22) suonerà all’Autodromo di Monza l’8 luglio. Non hanno bisogno di band i Pentatonix: bastano le loro voci strepitose a dare spettacolo. Il quintetto che interpreta soul, hip-hop, reggae e r&b, tutto a cappella, gira il mondo in tour per presentare il nuovo album omonimo (due concerti in Italia: 18 giugno a Roma, 19 a Milano). Racconta Kirstin Maldonado, quota rosa del gruppo: «Sul palco proporremo le cover di Nicky Minaj, Daft Punk e Stromae: se abbiamo conquistat­o tanto successo e un Grammy, è merito di queste hit. Però non mancherann­o i brani inediti scritti da noi: non vediamo l’ora di farveli ascoltare». (C. Marinoni)

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