Che forza di donna
MA MA LA MALATTIA PUÒ DARE UN SENSO NUOVO ALLA VITA? PENÉLOPE CRUZ CI CREDE. CON UN FILM CHE È, INSIEME, TRAGEDIA E FAVOLA
testo di Valeria Vignale
«Sognare, piangere, amare, lottare... e andare avanti sempre anche se bisogna soffrire: questa è la vita». E questa è Vivir, la vecchia canzone spagnola che sembra scritta per Magda e la sua folle storia. Ma Ma -Tutto andrà bene racconta una tragedia dietro l’altra, ma trasforma la sfortuna in una specie di favola. Magda è una quarantenne spagnola bella e apparentemente frivola, finché un giorno le crolla il mondo: lasciata dal marito, rimasta senza lavoro, scopre di avere pure un tumore al seno. Il medico le dice: quest’esperienza rende più forti. Vero. Magda manda il figlio in vacanza, affronta da sola operazione e chemio, si scopre vitale, ironica, positiva. Conosce un uomo ancora più sfortunato di lei, si aiutano, si innamorano. È una seconda vita, la sua, più intensa e consapevole della prima. Lieto fine? Non proprio. La malattia torna, ma arriva anche una gravidanza. Tutto è eccessivo e improbabile in questo film di Julio Medem (Lucía y el sexo) sovraccarico di drammi, lezioni di vita e metafore visive (cuori che battono, sogni a occhi aperti). Ma Penelope Cruz rende bene la forza delle donne che vanno avanti anche nel dolore, positive, sempre. Ce ne sono tante e anche loro, in fondo, sono incredibili.
Di Julio Medem, con Penélope Cruz, Luis Tosar. Spagna, 111’. Dramm. CRISTIAN E PALLETTA CONTRO TUTTI