Sono il Rovazzi, sono virale

Una mattina si è svegliato nella sua casa di Milano e ha saputo di essere il primo uomo sulla faccia della musica ad aver vinto un disco d’oro senza aver venduto neanche un disco. Solo grazie agli streaming su Spotify (ora ha 26 milioni di click). Fabio Rovazzi, 22 anni, ha scoperto così che il suo tormentone Andiamo a comandare lo facevano ascoltare nelle scuole e negli oratori, come momento sociologico per il messaggio della canzone contro alcol e droghe. E che migliaia di ragazzini imitavano il suo balletto: busto indietro, petto in fuori e braccia a penzoloni.

PER PADRINI, FEDEZ E J-AX

È travolgente la canzone di Rovazzi, e pure il video, dove lo si vede col trattore in tangenziale e in ciabatte nel locale a tracannare acqua minerale. «Non sono un pazzo e nemmeno un genio» dice lui, «volevo solo cercare di essere un po’

LA SUA CANZONE ANTI ALCOL-DROGA-FUMO ANDIAMO A COMANDARE HA CONQUISTATO I GIOVANISSIMI E IL DISCO D’ORO SOLO CON LO STREAMING (UN RECORD). CHE FENOMENO QUESTO FABIO ROVAZZI

diverso. Io non sono un rapper, ma un comico musicale». Alle ragazzine ormai Fabio piace come Justin Bieber, con più baffetti e meno palestra. «Nelle ultime settimane ho ricevuto migliaia di video di ragazzi che ballano in classe a scuola: non sono il buono della Rete, ma sono contento che, per una volta, diventi virale un messaggio diverso da quello che molti rapper vendono». I suoi padrini sono Fedez e J-Ax (presenti nel video, ovvio). Due con cui Fabio collabora da tempo, professione videomaker virale, e che ora non possono credere che Rovazzi stia davanti a loro in classifica. «Nel cassetto ho pronte altre idee musicali nel segno della comicità: sono cresciuto con Crozza e Checco Zalone». Intanto per “colpa” di quella canzone l’estate è compromessa. «Ho il calendario pieno di serate. Finisce che per andare a comandare devo pure rinunciare alle vacanze». di Ernesto Pazienza