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La Cardiopost­a di Pulsatilla

- a cura di Eleonora Molisani

Mi chiamo Alessandra, ho 26 anni e sto con un uomo di 43. Non so se mi ama, lui dice di sì, ma credo sia troppo libertino. Come devo fare? Alessandra

Come devi fare a renderlo meno libertino? Niente. In compenso puoi fare diverse cose per te, fra cui, ad esempio: 1) Accettarlo così com’è e stare con lui. 2) Accettarlo così com’è e con immenso affetto accompagna­rlo verso la prima uscita. 3) Non accettarlo e lasciarlo con rabbia. 4) Non accettarlo e restare con lui lamentando­tene tutto il tempo. 5) Andartene sperando che torni e torcendoti le budella se non lo fa. 6) Diventare libertina a tua volta, solo per vendetta. 7) Farti suora carmelitan­a scalza in preda all’amarezza. Scegli. Per esperienza, comunque, se posso darti un consiglio, io mi terrei fra la busta 1 e la busta 2.

Ci sono due ragazzi che mi piacciono. Il primo si chiama Niccolò, fa il mio stesso sport, mi piace molto ed è più grande di me. Abbiamo un bel rapporto ma lui con me si vergogna, invece quando c’è la mia amica fa sempre battute. L’altro si chiama Jose, lo incontro sempre sul Corso, ma per l’imbarazzo cambio strada. Ci sentiamo, mi guarda spesso, so che gli piaccio, mi ha chiesto anche di baciarlo e io ho detto “ni”. Quando lo incontro le mie amiche mi fanno fare sempre figuracce... Senza firma

Chi dei due ti piace di più? Quale dei due tira fuori la parte più femminile, dolce, gioiosa di te? E dopo che hai deciso, esprimi la parte più femminile, dolce e gioiosa di te. Tutto qua. Il resto lo farà lui, si spera.

Tra un mese faccio 30 anni, da otto stiamo insieme e da due anni conviviamo. Con lui, tra alti e bassi, sto bene. Ma non voglio arrendermi alla routine. A quella pigrizia che si fa strada tra le lenzuola, dove si fa sesso una volta alla settimana; al lavoro, dove sto crescendo poco alla volta; alla voglia di metter su famiglia, che sta a zero. Sono strana io? È colpa della mia insoddisfa­zione perenne? Oppure della voglia di non crescere, come dice lui? Liz

L’anello al dito e il posto fisso non valgono niente se non portano felicità e crescita. Ed è lì che devi sempre puntare, verso felicità e crescita. La tua non è “voglia di non crescere”: al contrario è voglia di crescere. Di scoprire, di esplorare, di andare verso ciò che ti serve e ti nutre. È troppo presto per piantare le tende adesso, per te. Lo senti, lo sai. Questo non significa che sei immatura, significa che sei matura abbastanza da sapere cosa vuoi e cosa non vuoi. Fico. Procedi.

Da qualche settimana frequento un ragazzo che mi piace molto ma che è allergico al pelo del gatto. Da tre anni ho in casa due gatti che sono praticamen­te la mia famiglia. Abbiamo già fatto tentativi di convivenza, ma dopo mezz’ora lui è sull’orlo del collasso respirator­io e deve andarsene. Anche incontrand­oci fuori, se non sto attenta a cosa indosso, lui rischia di passare la serata a starnutire. Tutto molto faticoso. A chi rinuncio, all’amore o ai gatti? Cristina

Lo so, sei tentata di soppesare pro e contro con la mente, tipo: «Un rapporto umano vale più di un rapporto felino»; o: «I gatti sono arrivati prima di lui»; o ancora: «Gli animali sono indifesi, gli uomini no»; oppure: «La radice quadrata della vita media di un animale domestico equivale al rapporto fra il quadrato costruito sul cateto di un uomo e il circa meno quasi del lato della lettiera». Ma non va così. Ti sembra più innaturale stare senza di lui o senza i gatti? Senti e scegli. E assicurati che chiunque esca dalla tua casa abbia con sé una coperta, del cibo, qualcuno da cui stare, e soprattutt­o, che sappia quanto bene gli vuoi.

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Pulsatilla scrittrice e sceneggiat­rice

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