PAZZA PER I FELINI
FIONA SWAROVSKI LANCIA LA COLLEZIONE DI BRACCIALETTI ENDANGERED BY FIONA. PROTAGONISTI LEONI, PUMA, GHEPARDI E ALTRI ANIMALI IN PERICOLO. IDEA BRILLANTE!
Metti che vai a intervistare una celeb e che, dopo cinque minuti, l’incontro formale (scaletta di domande e registratore d’ordinanza) si trasformi in un rendez-vous tra gattare. Che armate di smartphone, si scambiano complimenti e battute sui rispettivi felini, come amiche di vecchia data. È quello che mi è successo con Fiona Swarovski, designer della linea By Fiona, che di gatti ne ha ben dieci (più due cani), e che ha riversato il suo amore per gli animali in un’esclusiva collezione di brac- cialetti (disponibile nella maggior parte dei punti vendita Swarovski) che celebra la maestosità di fiere selvagge a rischio di estinzione.
Che cosa ha ispirato la collezione Swarovski Endangered By Fiona?
«Dopo un viaggio in Africa, è stato emozionante mettere leoni, ghepardi, puma, gorilla, rinoceronti, tartarughe ed elefanti sotto la luce dei cristalli».
A chi piaceranno?
«A tutti, spero: donne di ogni età, ragazze, bambini e uomini sensibili. Chi mi farà l’onore di indossarli non sfoggerà solo un gioiello, ma un messaggio a favore della natura».
E c’è anche un’iniziativa benefica...
«Sì, la collezione è stata preceduta da una donazione alla Black Jaguar-White Tiger Foundation, creata in Messico da Eduardo Serio, un ex uomo d’affari di Los Angeles che ha rinunciato a tutto per salvare grandi felini provenienti da circhi, zoo o allevamenti illegali».
Perché ha scelto questa Fondazione?
«Perché si occupa di felini, e io sono pazza per i gatti. Dove ci sono loro non c’è stress. Poi, certo, sono i padroni assoluti della mia casa. Ma in cambio mi donano un grande senso di pace e tanta energia positiva».
Non tutti però possono salvare le tigri. Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?
«Almeno essere consapevoli che l’agnello pasquale è lo stesso animale che fai accarezzare a tuo figlio all’agriturismo o che l’estinzione del tonno nel Mediterraneo causa l’invasione delle meduse sulle spiagge. Non dobbiamo tutti diventare vegetariani, però sarebbe molto meglio non mangiare carne ogni giorno e acquistarla sapendo che quell’animale non è stato maltrattato».